Storia di GORA DIOP esperto del sistema “goccia a goccia”, la tecnica agricola che migliora il raccolto e contribuisce alla lotta contro la povertà
Una moto all'orizzonte solleva la polvere di laterite rossa. Ogni mattina, alle 8:00, sempre lo stesso rituale. La comunità di Darou Fanaye Diop, perimetro agricolo di una cinquantina di appezzamenti situato in una zona isolata di Diourbel, regione centrale del Senegal vede arrivare con grande conforto, l’uomo diventato una risorsa insostituibile per i contadini del villaggio.
Una moto all'orizzonte solleva la polvere di laterite rossa. Ogni mattina, alle 8:00, sempre lo stesso rituale. La comunità di Darou Fanaye Diop, perimetro agricolo di una cinquantina di appezzamenti situato in una zona isolata di Diourbel, regione centrale del Senegal vede arrivare con grande conforto, l’uomo diventato una risorsa insostituibile per i contadini del villaggio.
La “Città nuova” per contrastare la “Foresta moderna”, un luogo inclusivo contro la proliferazione di ghetti etno-sociali.
La sfida dell’inclusione necessità di un ripensamento sulla città, sul rapporto centro-periferia. L’urbanistica può aiutare o smantellare la coesione sociale. La “città nuova” è pensiero, politica, intesa nel senso più alto e nobile di “polis”. “Città nuova” fa i conti con la dimensione quantitativa dell’urbanizzazione, soprattutto nei Paesi dei Sud del mondo.
La sfida dell’inclusione necessità di un ripensamento sulla città, sul rapporto centro-periferia. L’urbanistica può aiutare o smantellare la coesione sociale. La “città nuova” è pensiero, politica, intesa nel senso più alto e nobile di “polis”. “Città nuova” fa i conti con la dimensione quantitativa dell’urbanizzazione, soprattutto nei Paesi dei Sud del mondo.
Africa: non solo slum, se le città diventano motore di sviluppo
È sulle città che il futuro dell’Africa sarà costruito. La crescita della popolazione sta accompagnando una contemporanea crescita del tasso di urbanizzazione ponendo sfide urgenti che vanno affrontate da subito.
È sulle città che il futuro dell’Africa sarà costruito. La crescita della popolazione sta accompagnando una contemporanea crescita del tasso di urbanizzazione ponendo sfide urgenti che vanno affrontate da subito.
Acqua, servono le eccellenze per una gestione intelligente: intervista a Benedito Braga, Presidente del Consiglio Mondiale dell’Acqua
Il 22 marzo settore privato, pubbliche amministrazioni, ricercatori e ONG si sono dati appuntamento a Brasilia, per il Forum Mondiale dell’Acqua. Da dove arriva l’allarme: sempre più persone rischiano di non aver accesso a servizi igienici e acqua non contaminata.
Il 22 marzo settore privato, pubbliche amministrazioni, ricercatori e ONG si sono dati appuntamento a Brasilia, per il Forum Mondiale dell’Acqua. Da dove arriva l’allarme: sempre più persone rischiano di non aver accesso a servizi igienici e acqua non contaminata.
Niger, da Khadija a Mehret: storie di donne, di diritti violati e di voglia di vita
In fuga dalle violenze di Boko Haram, in marcia lungo le rotte per la Libia o semplicemente in cerca di un futuro migliore. Storie di donne che sono nate in Niger o che in Niger si sono ritrovate per costruire insieme nuovi percorsi.
In fuga dalle violenze di Boko Haram, in marcia lungo le rotte per la Libia o semplicemente in cerca di un futuro migliore. Storie di donne che sono nate in Niger o che in Niger si sono ritrovate per costruire insieme nuovi percorsi.
Alla ricerca dell’equilibrio tra pianeta e umanità
Continuare a indagare sul futuro del pianeta. Come giornalisti di Oltremare il nostro obiettivo è analizzare mega-trend, comprendere l’evoluzione storico-culturale di ogni angolo del pianeta, narrare il cambiamento globale, e non più solamente climatico, sempre più rapido e tortuoso. Raccontandolo
L’architetto Omar Degan: un memoriale per le vittime, immaginando la nuova Mogadiscio
Un progetto del Comune per ricordare i 512 morti provocati dal camion-bomba del 14 ottobre. In una città che vuole rialzarsi dopo la guerra. In gioco ci sono l’approccio allo spazio pubblico, la percezione della sicurezza e la rigenerazione urbana. Sul tavolo c’è una proposta firmata da un architetto italo-somalo di 27 anni. Ecco la nostra intervista.
Un progetto del Comune per ricordare i 512 morti provocati dal camion-bomba del 14 ottobre. In una città che vuole rialzarsi dopo la guerra. In gioco ci sono l’approccio allo spazio pubblico, la percezione della sicurezza e la rigenerazione urbana. Sul tavolo c’è una proposta firmata da un architetto italo-somalo di 27 anni. Ecco la nostra intervista.
“SAVING THE PLANET BY DESIGN”: appunti per il seguito della Conferenza ONU “Habitat III” e l’attuazione della New Urban Agenda
Secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, allo scadere della prima metà di questo secolo la popolazione mondiale sarà aumentata di circa due miliardi e trecento milioni. Questa proiezione, di per sé preoccupante, coincide peraltro con una prevista diminuzione del tasso
Verso il “Sustainable fashion”: i brand italiani che guardano all’agenda 2030
A gennaio 2016, l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato i Sustainable Development Goals (SDGs): diciassette obiettivi interconnessi tra loro, con il fine comune di creare crescita sostenibile per le generazioni future e migliori condizioni di vita per tutti. In Italia, uno degli ambiti dove si è registrata una serie di iniziative di impatto è quello dell’attività di cooperazione ad opera delle case di moda, inquadrabile in quello che viene definito “sustainable fashion”.
A gennaio 2016, l’Assemblea Generale dell’ONU ha adottato i Sustainable Development Goals (SDGs): diciassette obiettivi interconnessi tra loro, con il fine comune di creare crescita sostenibile per le generazioni future e migliori condizioni di vita per tutti. In Italia, uno degli ambiti dove si è registrata una serie di iniziative di impatto è quello dell’attività di cooperazione ad opera delle case di moda, inquadrabile in quello che viene definito “sustainable fashion”.
“Il sesso inutile” ieri ed oggi: a più di 50 anni dal reportage di Oriana Fallaci, è cambiato davvero qualcosa?
Non lo voleva scrivere quel reportage Oriana Fallaci. Non voleva occuparsi di donne. Non voleva essere la scrittrice donna che scrive di donne o dei problemi che riguardano le donne. Si sentiva ridicola, a disagio. Perché le donne non sono