Nadia Murad “L’ultima ragazza. Storia della mia prigionia e della mia battaglia contro l’Isis”
È soprannominata la “Fenice guerriera” perché è riuscita a rinascere dal trauma distruttivo della violenza subita dai terroristi dell’Isis. Nadia Murad, premio Nobel per la Pace 2018, ha raccontato tutto in un libro “L’ultima ragazza. Storia della mia prigionia e
Donne, le prime vittime del cambiamento climatico
Intervista con Mariama Williams, economista femminista sul ruolo delle donne nella lotta per il cambiamento climatico. «La finanza climatica deve supportare il ruolo delle donne nella mitigazione e adattamento al global warming».
Intervista con Mariama Williams, economista femminista sul ruolo delle donne nella lotta per il cambiamento climatico. «La finanza climatica deve supportare il ruolo delle donne nella mitigazione e adattamento al global warming».
Libere dalla violenza
Un futuro in cui le donne saranno libere della violenza è possibile : da vittime a protagoniste le donne del mondo stanno dimostrando di saper lottare per i loro diritti e per tutelare quelle più fragili e socialmente svantaggiate. Per molte
Le Guardiane della Terra, cresce il numero di omicidi e violenze
Preservare la natura può costare la vita. La lotta per il controllo delle risorse naturali e della terra sta diventando ogni hanno una guerra sempre più sanguinosa. Secondo il rapporto “At What Cost?” di Global Witness il 2017 è stato l’anno con più vittime tra i difensori del diritto alla terra e i difensori dell’ambiente.
Preservare la natura può costare la vita. La lotta per il controllo delle risorse naturali e della terra sta diventando ogni hanno una guerra sempre più sanguinosa. Secondo il rapporto “At What Cost?” di Global Witness il 2017 è stato l’anno con più vittime tra i difensori del diritto alla terra e i difensori dell’ambiente.
Palestina: dieci anni contro la violenza di genere
Saeda Atrash, (*) coordina le attività del Centro Mehwar di Beit Sahour che lo scorso marzo ha festeggiato dieci anni di attività. L’abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e fare un bilancio di questo progetto, supportato a più riprese dalla Cooperazione Italiana, così importante per le donne palestinesi.
Saeda Atrash, (*) coordina le attività del Centro Mehwar di Beit Sahour che lo scorso marzo ha festeggiato dieci anni di attività. L’abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza e fare un bilancio di questo progetto, supportato a più riprese dalla Cooperazione Italiana, così importante per le donne palestinesi.
L’AICS ha celebrato la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza Contro le Donne
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ha organizzato un incontro che si è svolto mercoledì 28 novembre presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma. Secondo gli
Sudan-Karthoum: essere donna in Sudan
Il Sudan non ha firmato la Convention on the Elimination of all forms of Discriminations against Women (CEDAW). La situazione in cui versano le donne in Sudan è di alta esposizione alla vulnerabilità e marginalità sociale.
Il Sudan non ha firmato la Convention on the Elimination of all forms of Discriminations against Women (CEDAW). La situazione in cui versano le donne in Sudan è di alta esposizione alla vulnerabilità e marginalità sociale.
Sede centrale, Roma: Sandro Accorsi nel ricordo dei suoi colleghi della Cooperazione italiana
Amava molto il suo lavoro Sandro Accorsi: la cooperazione sanitaria era per lui qualcosa più di una semplice professione; era il modo con cui metteva a disposizione degli altri, con generosità ed altruismo, la sua grande professionalità e il suo rigore scientifico. Noi lo ricordiamo così.
Amava molto il suo lavoro Sandro Accorsi: la cooperazione sanitaria era per lui qualcosa più di una semplice professione; era il modo con cui metteva a disposizione degli altri, con generosità ed altruismo, la sua grande professionalità e il suo rigore scientifico. Noi lo ricordiamo così.
Giordania: un piano di azione per il reinserimento socio-economico delle donne sfollate in Iraq
Rifugiate, sfollate, appartenenti a minoranze etniche o religiose, o semplicemente donne vittime di discriminazioni, in larga misura escluse dall’attività politica, economica e sociale, e soggette a pratiche dannose quali matrimonio infantile, mutilazione genitale, sfruttamento e abuso sessuale, oltre a delitto d'onore e violenza domestica.
Rifugiate, sfollate, appartenenti a minoranze etniche o religiose, o semplicemente donne vittime di discriminazioni, in larga misura escluse dall’attività politica, economica e sociale, e soggette a pratiche dannose quali matrimonio infantile, mutilazione genitale, sfruttamento e abuso sessuale, oltre a delitto d'onore e violenza domestica.
Bolivia: l’impegno della Cooperazione Italiana sulla violenza di genere
Pur avendo un quadro normativo tra i più avanzati della regione e un ambiente istituzionale decisamente favorevole all’introduzione di politiche per la prevenzione e contrasto della violenza di genere, la Bolivia rimane uno dei Paesi con i più alti tassi di violenza contro le donne di tutta l’America Latina.
Pur avendo un quadro normativo tra i più avanzati della regione e un ambiente istituzionale decisamente favorevole all’introduzione di politiche per la prevenzione e contrasto della violenza di genere, la Bolivia rimane uno dei Paesi con i più alti tassi di violenza contro le donne di tutta l’America Latina.