Maputo: un bilancio del 2018 e prospettive per il 2019
L’anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato un anno di grande lavoro che ci ha consentito di raggiungere importanti traguardi. I nostri sforzi sono stati intensi e si sono concentrati sulle aree di impegno storico dell’AICS nel Paese:
Khartoum: un anno di duro lavoro, ma pieno di soddisfazioni
Si chiude un anno impegnativo per AICS Khartoum: un anno pieno di soddisfazioni e di grande lavoro di squadra che ci ha permesso di raggiungere dei risultati importanti in linea con le Strategie della nostra cooperazione. Ci siamo lasciati con
Beirut: tanti risultati raggiunti nel 2018, al lavoro per il 2019
Consolidamento e rinnovamento, chiusura di iniziative significative e avvio di nuove altrettanto rilevanti. La dialettica costante e costruttiva tra momenti diversi ha caratterizzato nel 2018 il lavoro della sede AICS di Beirut. Una dialettica propria anche del Paese dove operiamo,
Cooperazione allo Sviluppo e imprese, ma anche pace e rispetto dei diritti: così l’Africa potrà raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030
Guardando all’Africa, è opinione comune che lo sviluppo del continente non passa attraverso un’unica ricetta ma vada necessariamente interpretato come la conseguenza di un’azione d’insieme che veda coinvolti gli stessi Paesi africani, la comunità internazionale, gli investimenti esteri diretti, la cooperazione, le rimesse della diaspora e il settore privato.
Guardando all’Africa, è opinione comune che lo sviluppo del continente non passa attraverso un’unica ricetta ma vada necessariamente interpretato come la conseguenza di un’azione d’insieme che veda coinvolti gli stessi Paesi africani, la comunità internazionale, gli investimenti esteri diretti, la cooperazione, le rimesse della diaspora e il settore privato.
Il 2019 è tutto da scrivere, senza paura: cominciando dai diritti
Dei 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani abbiamo parlato con Vanessa Redgrave. E siamo andati in giro a vedere, anche a Eswatini, l’ultimo Paese del mondo.
Dei 70 anni della Dichiarazione universale dei diritti umani abbiamo parlato con Vanessa Redgrave. E siamo andati in giro a vedere, anche a Eswatini, l’ultimo Paese del mondo.
Medio Oriente, i diritti umani sotto le macerie
Guerre, regimi autoritari, la furia jihadista. E una società civile che non si arrende. La “fotografia” di Amnesty e quella Dichiarazione rimasta sulla carta.
Guerre, regimi autoritari, la furia jihadista. E una società civile che non si arrende. La “fotografia” di Amnesty e quella Dichiarazione rimasta sulla carta.
Summit Diaspore 2018, la Vice Ministra Del Re: “Diaspora è casa, spero che l’Italia possa essere una casa del mondo e nel mondo”
Si è svolta a Milano, a Palazzo Reale, la seconda edizione del Summit Nazionale delle Diaspore per la Cooperazione, il più importante evento nazionale dedicato agli incontri e alla condivisione di esperienze e buone pratiche tra i membri della diaspora in Italia, il sistema della cooperazione internazionale, la politica e il mondo economico.
Si è svolta a Milano, a Palazzo Reale, la seconda edizione del Summit Nazionale delle Diaspore per la Cooperazione, il più importante evento nazionale dedicato agli incontri e alla condivisione di esperienze e buone pratiche tra i membri della diaspora in Italia, il sistema della cooperazione internazionale, la politica e il mondo economico.
Diritti e persone con disabilità: tra riflessioni e prospettive
Il 10 dicembre del 2018 si è celebrato il settantesimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo (ONU, 1948) che come una bussola ha inteso orientare per decenni lo sviluppo della democrazia a livello mondiale. Era il 1948, il mondo usciva dalla tragedia della Seconda Guerra mondiale e la prospettiva dei diritti sembrava aprire alla stagione di un nuovo umanesimo.
Il 10 dicembre del 2018 si è celebrato il settantesimo anniversario dell’adozione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo (ONU, 1948) che come una bussola ha inteso orientare per decenni lo sviluppo della democrazia a livello mondiale. Era il 1948, il mondo usciva dalla tragedia della Seconda Guerra mondiale e la prospettiva dei diritti sembrava aprire alla stagione di un nuovo umanesimo.
A colloquio con Francesca Tardioli, direttore centrale per le Nazioni Unite e i diritti umani al Maeci
La Direzione Centrale Nazioni Unite e Diritti Umani fa parte della Direzione Generale Affari Politici e di Sicurezza (DGAP) del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2016 è diretta da Francesca Tardioli, ministra plenipotenziaria alla quale abbiamo
“Difendere i diritti umani, una battaglia di civiltà dalla quale non ci si può sottrarre”
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, trae un bilancio del 2018: la speranza è nelle milioni di uomini e donne, soprattutto donne, che hanno sfidato regimi repressivi e leggi liberticide. Per non dimenticare Giulio Regeni.
Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, trae un bilancio del 2018: la speranza è nelle milioni di uomini e donne, soprattutto donne, che hanno sfidato regimi repressivi e leggi liberticide. Per non dimenticare Giulio Regeni.