La lezione di Nelson Mandela: “la libertà è una conquista collettiva”
Incontro Makaziwe ‘Maki’ Mandela, figlia del simbolo della lotta all’apartheid che oggi porta in giro per il mondo il pensiero del padre percorrendo anche strade inconsuete come quelle della moda perché l’Africa “racconti la sua storia”
Essere figlia di un simbolo dell’Africa e del mondo intero non deve essere stato facile. Non lo sarebbe stato per nessuno. Ma quando Makaziwe “Maki” Mandela, figlia di Nelson Mandela e della sua prima moglie Evelyn Mase, ha calcato il palcoscenico del RomAfrica Film Festival (Raff) lo scorso luglio, ha ricordato innanzitutto una frase che il padre diceva sempre: “Nelson Mandela non ha realizzato da solo tutto quello che sappiamo. Se è vero che lo citiamo sempre come esempio, lui non ha mai messo al primo posto l’io, ma il noi. Nelson Mandela è il simbolo, ma ci sono state tante persone sacrificate, uomini, donne, bambini, nel nome della nostra libertà. Ed è solo stringendoci le mani, facendo gruppo, che si riusciranno a colmare i divari razziali o di genere che esistono ancora oggi”.
Il senso di comunità e di condivisione, l’umanità per nulla scalfita dai 27 anni trascorsi nel carcere di Robben Island, la ricerca del dialogo anche dopo l’arrivo della democrazia e l’assunzione della guida del Paese. Nelson Mandela è stato l’incarnazione del concetto africano di Ubuntu, di una umanità sollevata a regola di vita. E questo è quello che si celebra il 18 luglio di ogni anno in occasione dell’International Mandela Day.
“Viviamo in un mondo in cui le differenze vengono imposte alla gente. Un mondo in cui l’Africa viene guardata dall’alto. In cui l’Africa viene chiamata il continente ‘nero’ (…). Ma noi non siamo nemmeno neri, la nostra pelle è di un bellissimo color marrone. Troviamo in realtà tanta bellezza e tanti talenti in Africa” ha detto in un’intervista a InfoAfrica e Oltremare Maki Mandela. “Sappiamo tutti ormai che l’Africa possiede gran parte delle risorse naturali mondiali ed è giunto il momento di capire che l’Africa ha qualcosa da offrire. L’Africa ha portato alla luce un grandissimo figlio, mio padre, colui che ha trasmesso al mondo intero il sentimento di speranza, l’idea che nulla è impossibile, se si uniscono le forze”.
Anche per questo motivo è importante che l’Africa racconti se stessa, prosegue Maki Mandela, è importante che si mostri attraverso le opere di interpreti africani. Usando il cinema, per esempio, come agli appuntamenti di Roma o di Milano, Bologna e Verona, ma anche ricorrendo all’arte e alla moda. In quest’ultimo ambito, poi, opera Tukwini, la figlia di Maki Mandela, che proprio in Italia, alla Torino Fashion Week, ha presentato le collezioni della House of Mandela, l’organizzazione gestita insieme alla madre che attraverso varie attività intende portare avanti le tradizioni locali e i valori propugnati dal celebre nonno.
“Credo che la collezione sia stata accolta molto, molto bene. E credo che la nostra intenzione, come House of Mandela, sia quella di iniziare a interpretare la cultura africana, l’estetica africana, i colori africani, che sono diversi, e raccontare anche in questo modo la nostra storia” dice ancora Maki Mandela. “Mio padre raccontava la storia della casa che lo ha fatto nascere e che gli ha dato i valori, le tradizioni, le usanze che ha seguito. Credo che sia giunto il momento che l’Africa racconti la sua storia, perché il modo in cui ci vestiamo, il nostro stile, i nostri tessuti sono diversi da quelli di qualsiasi altra parte del mondo. E vogliamo portarlo al mondo in modo moderno”.
Il cinema, la moda, la cucina come forme di espressione originale dei popoli africani, ma anche come campo di potenziali collaborazioni tra l’Africa e l’Italia. “È incoraggiante vedere la partnership tra Italia e Africa. E mi auguro che questo rapporto vada anche a beneficio dell’Africa perché abbiamo molto da offrire, ma anche molta strada da fare, soprattutto in termini di design, di moda. L’Italia è stata all’avanguardia nell’industria della moda. Noi stiamo appena crescendo come moda africana, ma pensiamo di avere un enorme potenziale e speriamo che nascano molte collaborazioni”.
Eventi come il RomAfrica Film Festival, ha sottolineato Makaziwe Mandela, tornando al cinema, “consentono di sfatare pregiudizi e ignoranza esistenti a proposito del continente africano. È davvero importante per la promozione della diversità, dell’equità e dell’inclusione”.
Il concetto di libertà, ha infine evidenziato, ha molteplici sfaccettature e significa libertà dalla fame, dalla povertà, ma anche dall’ignoranza. “L’ignoranza delle altre persone, degli altri popoli”, che è uno dei grandi problemi delle società dei nostri giorni.