Milan Pact Awards, Aics insieme alle città verso pratiche alimentari sostenibili
L'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ha partecipato a Rio alla premiazione dei Milan Pact Awards 2022, riconoscimenti nati nell'ambito Milan Urban Food Policy Pact (Mufpp) e dati alle città che hanno presentato le migliori pratiche alimentari sostenibili durante l'anno. Pietro Pipi di Aics e Andrea Magarini del Comune di Milano raccontano a Oltremare il significato di questa esperienza e l'importanza di partnership e scambi
Duecentocinquanta città firmatarie di cui 28 italiane, più di 400 milioni di persone coinvolte, 370 pratiche raccolte, otto forum globali e quindici regionali organizzati. Sono i numeri che raccontano la grande partecipazione riscossa dal Milan Urban Food Policy Pact (Mufpp), un accordo aperto alle città di tutto il mondo impegnate nello sviluppo di sistemi alimentari locali e sostenibili. Lanciato nel 2015, il Mufpp rappresenta il lascito maggiore dell’Expo 2015 di Milano, ma è un progetto che continua a guardare al futuro e da quest’anno può contare su una forte partnership con l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), che fa dei temi della sicurezza alimentare una delle sue priorità.
L’Agenzia e il Comune di Milano hanno siglato a giugno un accordo che prevede per i prossimi tre anni una cooperazione nella promozione di azioni di food policy, attraverso l’esperienza e il supporto delle sedi estere dell’Aics. Insieme, Aics e Milano, lavoreranno per raggiungere rendere i sistemi alimentari urbani maggiormente sostenibili, inclusivi, resilienti, sicuri e diversificati. La partnership si concretizzerà in una serie di azioni, tra cui il consolidamento della rete di città aderenti al patto e l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali sulle Food Policy urbane che coinvolgano attori della cooperazione internazionale italiana.
Intanto, dal 17 al 19 ottobre, Aics ha partecipato all’ottavo Mufpp Global Forum che si è svolto in Brasile, a Rio de Janeiro, con il suo direttore, Luca Maestripieri, e con Pietro Pipi, dirigente dell’ufficio Sviluppo rurale e sicurezza alimentare dell’agenzia. In questa occasione, il comitato di valutazione, di cui ha fatto parte anche Pipi, ha esaminato e poi premiato con i Milan Pact Awards le città firmatarie del patto che hanno presentato le migliori pratiche in tema di sostenibilità alimentare nel 2022. La sesta edizione dei premi ha coinvolto in tutto 133 città che hanno condiviso 250 policy.
“La partecipazione è andata sempre crescendo” commenta con Oltremare Andrea Magarini, a capo del dipartimento Food Policy del Comune di Milano, di ritorno da Rio: “Siamo partiti raccogliendo circa 50 pratiche all’anno, per poi arrivare a un centinaio nel 2018, fino ai numeri di questa edizione” ricorda. “Il senso e il fine ultimo di questi premi è raccogliere le buone pratiche, riconoscere le più interessanti e condividerle con tutta la comunità delle città firmatarie”, spiega. Più di 60 città hanno presentato una pratica per la prima volta, sintomo di una crescente voglia di condividere e cooperare, due principi alla base del patto.
“Come Aics abbiamo potuto toccare con mano quanto la programmazione e i progetti che da tempo abbiamo scelto di mettere in campo nel settore dell’agro ecologia, siano fondamentali” aggiunge Pipi, portando la prospettiva della Cooperazione italiana. Dalle pratiche presentate e dagli scambi avuti, “balza anche agli occhi il fatto che le città, in quanto soggetto più vicino alla gestione del territorio, sono davvero un veicolo di sviluppo”. L’Aics lavora già da tempo a una cooperazione decentrata nei Paesi partner insieme all’Anci ma “grazie al patto e a questa opportunità abbiamo imparato che ci può essere un’integrazione, un interrelazione, una collaborazione positiva tra i vari livelli di competenza” continua Pipi. “Ora dobbiamo proseguire il lavoro sull’agroecologia con i vari attori istituzionali, sicuramente con i governi dei Paesi dei nostri Paesi prioritari, ma raccogliendo anche le istanze che vengono dalle comunità”.
La collaborazione, come detto, c’è anche tra Milano e l’Agenzia e Magarini sottolinea il lavoro di squadra da fare insieme: “Possiamo realizzare tante attività connettendoci reciprocamente con i temi che sono al centro dell’azione della cooperazione dell’Agenzia e con i temi delle food policy. Quindi l’agro ecologia, il lavoro sull’acqua, la connessione tra città e campagna e il rafforzamento delle città media intermedie, per esempio”. Questa partnership “è stata fortemente voluta dall’Agenzia” perché la rete di città del patto “rappresenta un unicum dal punto di vista dell’operatività e della specificità del tema che tratta”, gli fa eco il dirigente di Aics.
Oltre a questo, prosegue Magarini, l’obiettivo “è quello di andare sempre più a potenziare la nostra presenza nei Paesi prioritari per la cooperazione italiana, allo stesso tempo attingendo dalle esperienze e dagli approcci di lavoro di Aics, per favorire una contaminazione positiva”. Il lavoro da fare in questi casi “verterà sull’accesso al cibo e l’aiuto alimentare, molto sensibili nei Paesi target, ma toccherà alla radice tutti gli elementi che rendono un sistema alimentare più sostenibile, più inclusivo e di conseguenza più equo”.
Tra le pratiche interessanti premiate in questa edizione una viene da Addis Abeba, capitale dell’Etiopia, dove Aics ha una sua sede estera. La città “ha costruito da zero dal 2019 un programma di mense scolastiche, scegliendo gli acquisti di prossimità. Adesso 500.000 bambini nella capitale etiope hanno accesso a un pasto gratuito tutti i giorni” spiega Magarini. Pipi cita invece come esempio di policy da osservare l’esperienza del comune di Copenaghen nel campo del procurement. La capitale danese, ha infatti usato gli acquisti di prodotti sostenibili e biologici come leva per valorizzare e premiare la produzione che proviene da piccole e medie imprese locali.
Tornando ai temi della cooperazione, Magarini nota inoltre che le città del nord e del sud del mondo stanno andando nella stessa direzione, sviluppando pratiche simili per rendere sostenibili i loro sistemi alimentari. “Non c’è un tema di divisione, anzi c’è un tema di condivisione” dice “e gli award sono stati funzionali a tutti questi scambi”. Contaminazioni che non sono state solo tra policy, ma anche tra gli stessi funzionari, arrivati da tutto il mondo per confrontarsi con i colleghi su questi temi.
Oltre ad Addis Abeba sono state premiate per le loro pratiche anche New York, Londra, Yeosu (Corea del Sud), Rourkela (India) e Rosario. Proprio qui, in Argentina, nel 2023 si terrà il prossimo forum regionale che vedrà impegnati nuovamente il Comune di Milano e l’Agenzia con i Paesi dell’America Latina. Intanto saranno in programma prossimamente eventi anche per le città italiane. Spiegano Pipi e Magarini: “Vogliamo far sì in questo modo che la rete sia sempre più conosciuta, sempre più forte e abbia sempre più alleati”.