
Kenya: nasce un Comitato per la Giustizia di Genere per combattere i casi di violenza
Il progetto Imarisha Mwanamke Afya na Rasilimali (IMARA) è finanziato dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzato da un consorzio di ONG internazionali e nazionali guidate da WeWorld.
L’8 marzo, nella Contea semi-arida di Narok, nel sud-ovest del Kenya, la Giornata Internazionale della Donna è stata celebrata con un’iniziativa di grande rilevanza: il lancio di un comitato specializzato nella gestione dei casi di giustizia di genere.
La Magistrata Phyllis Shinyada Lucia, che collabora con la Contea di Narok nella gestione delle questioni di genere, ha evidenziato l’aumento dei casi di violenza di genere nella Contea di Narok, che colpiscono donne, uomini, ragazze e ragazzi, rivelando che “Solo nel 2024, i tribunali di Narok hanno registrato 91 casi di reati sessuali“. Ha poi aggiunto: “A marzo di quest’anno abbiamo già registrato 10 casi di abuso su minori, con una media di tre nuovi casi al mese, e questi sono solo gli episodi denunciati.”
Questi dati evidenziano l’urgenza di un Comitato specializzato, capace di monitorare i casi e garantire alle vittime un accesso equo alla giustizia. Il Comitato riunisce i principali attori del sistema giudiziario, tra cui polizia, servizi penitenziari, ufficiali di sorveglianza e pubblici ministeri, con l’obiettivo di migliorare il coordinamento e l’efficacia delle risposte ai crimini di genere.
L’iniziativa IMARA ha avuto un ruolo chiave nel rendere possibile questa iniziativa. Lavorando a stretto contatto con il sistema giudiziario e le comunità locali, IMARA affronta le cause profonde della violenza, promuovendo un cambiamento culturale e istituzionale duraturo.
Parlando delle sfide che il Comitato dovrà affrontare, la Magistrata Lucia ha evidenziato principalmente le difficoltà finanziarie, così come gli ostacoli culturali: “Nella Contea di Narok esistono ancora pratiche dannose come le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci, che rappresentano un freno al cambiamento“, ha spiegato. Tuttavia, si è detta fiduciosa che questi ostacoli non rallenteranno in modo significativo i progressi del Comitato e della lotta alle ingiustizie di genere.
Uno degli obiettivi principali del Comitato sarà ridurre l’arretrato dei casi. “L’accumulo di processi pendenti è dovuto a diversi fattori, tra cui la scarsa disponibilità dei testimoni a presentarsi in tribunale e le pressioni o interferenze che subiscono, soprattutto nei casi legati a pratiche culturali come le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci“, ha spiegato la Magistrata Lucia. Per affrontare questo problema, uno dei compiti principali del Comitato sarà di collaborare con le organizzazioni della società civile per identificare e supportare i testimoni che hanno difficoltà a partecipare alle udienze.
“Ottenere giustizia significa, prima di tutto, garantire alle vittime un accesso equo ed efficace al sistema giudiziario” ha affermato la Magistrata.
Dopo il lancio dell’EnCYCLEpedia (“Le cose che dovresti sapere sulla giustizia mestruale”), pubblicata da WeWorld, e la quinta edizione del Mara Girl Summit, tenutisi il 28 e 29 novembre 2024, entrambi sostenuti da WeWorld in collaborazione con AICS nell’ambito del Progetto IMARA, questo lancio rappresenta un ulteriore passo negli sforzi della Cooperazione Italiana insieme alla Contea di Narok nel contrasto alla violenza di genere.