La sfida del primo impiego per i giovani, in Senegal
L'accesso al mondo del lavoro è una questione ritenuta urgente dal governo locale in un Paese dove solo il 5 % delle persone ha un impiego formale. La cooperazione italiana sta sostenendo gli sforzi senegalesi con diverse iniziative di formazione e inserimento
In Senegal, la sfida dell’accesso al mercato del lavoro per i giovani che hanno terminato il ciclo di formazione – che sia superiore, professionale o universitaria – rappresenta la priorità per le istituzioni e per tutti i settori della società. Le statistiche nazionali sono molto chiare: solo il 5,2 % delle persone in età lavorativa ha un impiego formale, il 3,5% delle quali nel settore privato e l’1,7% nel settore pubblico. Più in generale, l’89% dell’occupazione senegalese è informale e ogni anno, circa 250.000 giovani sono pronti per entrare nel mercato del lavoro, anche se il 90% di loro non potrà aspirare, in ogni caso, a un lavoro formale.
L’urgenza della situazione è stata sancita nel giugno 2021 dalla decisione del presidente della repubblica senegalese di proporre un programma di urgenza per l’inserimento socio-economico e l’impiego dei giovani, chiamato in lingua locale wolof Xeyu Ndaw Ni. Il programma, partito lo stesso anno e con fine nel 2024, ha come obiettivo la creazione di impiego attraverso vari strumenti normativi e operativi.
Lo sforzo del governo senegalese ha trovato sostegno nell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo (Aics) attraverso varie iniziative scaturite da una buona pratica realizzata nell’ambito del progetto di contrasto alla migrazione irregolare finanziato dall’Unione europea tra il 2019 e il 2023. Questa esperienza ha permesso due risultati diversi, ma importanti allo stesso modo. Da una parte, la possibilità di sviluppare un approccio territoriale, in partenariato con le Agenzie Regionali di Sviluppo (Ard), all’inserimento lavorativo di giovani formati attraverso un primo impiego. Dall’altra, il progetto eseguito da Aics in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) ha permesso di sviluppare un meccanismo di messa in relazione dell’offerta del settore privato formale e della domanda di impiego da parte di giovani formati attraverso bandi pubblici regionali accessibili, competitivi e trasparenti.
Il Dispositivo Territoriale di Primo Impiego delle Ard ha consentito di inserire, tra il 2021 e il 2022, in piena pandemia da Covid 19, 2.306 giovani formati in 1.064 imprese di sei diverse regioni del Paese. Di questi giovani il 52% erano donne. Solo per dare un’idea della domanda, ai bandi regionali promossi delle Ard nelle sei regioni, per 2.100 posti di primo impiego, ossia con contratti di stage da 9 a 12 mesi formalizzati e remunerati secondo il Codice del lavoro senegalese, hanno partecipato 33.000 giovani formati.
Per rispondere a questo enorme bisogno di lavoro dignitoso dei giovani e anche per offrire loro opportunità concrete per poter progettare la loro vita nell’ottica della piena soddisfazione dei propri bisogni e delle proprie aspirazioni, l’Aics ha deciso di dare continuità a questa buona pratica finanziando una serie di iniziative del ministero della Formazione professionale, dell’Apprendistato e dell’Inserimento, del ministero della Gioventù, dell’Imprenditoria e dell’Impiego e dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo). In questo modo sarà possibile estendere a tutte le 14 regioni del Paese l’intervento del Dispositivo Territoriale di Primo Impiego e così sostenere il consolidamento delle opportunità di lavoro attraverso contratti più stabili, a durata determinata e indeterminata.
Parliamo, tra gli altri di un progetto di sostegno all’inserimento professionale di giovani e donne formati e di un programma per la territorializzazione delle politiche di inserimento professionale per gli stessi gruppi, insieme all’iniziativa del Team Europe su formazione professionale e impiego con orizzonte i Giochi Olimpici della Gioventù 2026. A quest iniziativa l’Italia partecipa in partenariato con Francia (Afd), Germania (Giz) e Lussemburgo (LuxDev). Una collaborazione che permetterà all’Aics di sviluppare nel prossimo triennio una strategia solida e coerente di sostegno al settore della creazione di impiego che dovrebbe consentire a circa 10.000 giovani senegalesi di accedere a un primo impiego decente e di vedere nel proprio Paese il luogo in cui radicare il proprio progetto di vita e il proprio futuro.