Unione Europea e Unione Africana si incontrano a Bruxelles: impegno da 150 miliardi di euro
Il summit tra i due continenti tenutosi a metà febbraio ha voluto lanciare una nuova era nelle relazioni tra i due blocchi, declinata tra partenariato tradizionale , investimenti e cooperazione.
Un vertice politico tra leader africani ed europei, che ha avuto, tra le decisioni presentate come “importanti”, l’annunciato lancio di una “strategia di investimento globale” da almeno 150 miliardi di euro in sette anni per “aiutare i progetti voluti e portati avanti dagli africani”, secondo i termini della dichiarazione finale del Per due giorni, il 17 e il 18 febbraio, decine di leader di Paesi africani ed europei hanno lavorato a Bruxelles alla (ri)definizione di una “rinnovata partnership” tra i due continenti, che fa sognare anche una nuova fase per il settore della cooperazione allo sviluppo.
La priorità sarà data alle infrastrutture per i trasporti, alle reti digitali e all’energia, sempre secondo le conclusioni dell’incontro. “Questo denaro, se effettivamente mobilitato, costituirebbe un notevole passo avanti e un ponte tra i nostri continenti”, ha commentato Macky Sall, Presidente del Senegal e e leader di turno dell’Unione Africana (Ua), al termine del Summit.
Più importante ancora si sono rivelati i settori d’intervento dove si prevede verrà spesa questa grande quantità di denaro, che include quello dei vaccini contro il Covid-19, clima e redistribuzione dei “diritti speciali di prelievo”. Sono termini che. almeno sulla carta, potrebbero regalare un sorriso agli operatori e addetti per la cooperazione allo sviluppo che da anni chiedono più attenzione e investimenti diretti nei settori dei servizi, quelli ritenuti in grado di garantire in maniera concreta la crescita della Persona, a partire dai giovani e le donne. Sono infatti soprattutto questi ultimi, spesso, a intraprendere pericolosi viaggi verso l’Europa, entrando anche a far parte del sistema dell’immigrazione clandestina, nell’ottica di cercare nuove possibilità altrove. Ora però, bisognerà trovare un modo di concretizzare questa promessa, che a differenza di altre in passato non dovrà portare a degli sbocchi concreti, evitando di finire nel dimenticatoio.
L’Italia non ha partecipato direttamente al vertice con delle figure istituzionali di vertice, mentre il mondo delle organizzazioni non governative era presente. Obiettivo principale di queste realtà, quello di fare advocacy affinché i desideri delle popolazioni che vivono lontane dalle città cosmopolite del continente, quelle più vulnerabili, fossero prese in considerazione da chi ha potere di incidere con le sue decisioni.
Dunque, si è trattato di “un’occasione cruciale per lanciare una vera e propria Alleanza” tra i due continenti chiamati ad affrontare “sfide globali”, come dichiarato dal direttore per i Paesi dell’Africa sub-sahariana del ministero degli Esteri, Giuseppe Mistretta, già ambasciatore in Etiopia e capo missione in Angola, in un’intervista ad Askanews.
Il summit Unione Europea –Unione Africana, che si sarebbe dovuto tenere nel 2020 ma che è stato rinviato a causa della pandemia di Covid-19, “rappresenta un’occasione cruciale per confermare e rafforzare la partnership tra i due continenti, anzi per lanciare una vera e propria alleanza. Insieme al rafforzamento del partenariato politico, securitario e in ambito migratorio, l’aumento del volume di investimenti sostenibili in Africa è stato uno degli obiettivi chiave del summit”, ha rimarcato Mistretta.
Stando a quanto si legge nelle conclusioni del summit, sarà lo strumento europeo Global Gateway il “meccanismo chiave per convogliare verso il continente africano accresciuti investimenti in infrastrutture sostenibili, con l’obiettivo ultimo di favorire lo sviluppo inclusivo delle popolazioni locali”, offrendo “anche una risposta comune alle profonde ripercussioni socio-economiche della pandemia nei Paesi africani”. L’Italia condivide pienamente l’iniziativa ‘Global Gateway Investment Package’ che appare in linea con le priorità nazionali verso il Continente africano. Si tratta di “un programma di circa 300 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati dal 2021 al 2027, di cui 150 miliardi andranno al continente africano”, come annunciato dalla presidente della Commissione dell’Unione Europea, Ursula von der Leyen. I settori prioritari saranno digitale, energetico, trasporti, sanità, istruzione e ricerca. Negli ultimi anni l’Italia si è mantenuta tra i primi dieci investitori e nel 2020 gli investimenti diretti italiani (netti) in Africa sono stati pari a 27,5 miliardi di euro.