America Latina afrodiscendente, un libro ne racconta storie e consapevolezze
Si tratta di un saggio di Diego Battistessa, docente e ricercatore di Diritti umani, cooperazione e migrazioni presso l’Istituto di Studi internazionali ed europei “Francisco De Vitoria” dell’Università Carlos III di Madrid.
Come vivono le persone che discendono da coloro che vennero portati in catene nel Nuovo Mondo? A questo interrogativo, in parte ancora irrisolto, cerca di rispondere Diego Battistessa, docente all’Università Carlos III di Madrid e latino-americanista con il saggio “America Latina afrodiscendente – Una storia di (R)esistenza” (Edizioni Arcoiris).
In questo compendio Battistessa ci fa conoscere una Storia diversa, una narrazione differente, un cammino fatto di luci ed ombre, che le persone afrodiscendenti hanno percorso e percorrono da protagoniste in America Latina e nei Caraibi: un lungo cammino per la conquista del riconoscimento come esseri umani prima e come attori sociali e politici poi.
Il volume si apre con la prefazione dell’antropologo Raúl Zecca Castel, è organizzato in sette capitoli tematici preceduti da due note esplicative riferite alle definizioni di America Latina e Caraibi e di razza adoperate dall’autore, oltre che da una breve introduzione demografica. E’ inoltre fornito di un utile sommario delle giornate internazionali e nazionali dedicate a celebrare la comunità afrodiscendente.
A chiudere il libro alcune “Riflessioni finali” che possono qui condensarsi nelle poche parole con cui Battistessa esplicita il senso e lo scopo di un lavoro confluito nel libro che resta un agile, ma soprattutto utile e necessario, strumento di esplorazione – quasi una mappa concettuale – del ruolo che la presenza afrodiscendente ha rivestito in questa parte di mondo: “Lo scopo di un compendio come questo […] è quello di stimolare una discussione su come percepiamo la storia e, attraverso essa la realtà che ci circonda. Essere capaci di mettere in discussione, argomentando, le narrazioni ufficiali di un passato etnocentrico, eurocentrico e coloniale, rappresenta uno dei pilastri della lotta al razzismo e all’oppressione multidimensionale in cui continuano a vivere le persone afrodiscendenti, non solo in America Latina e nei Caraibi”.