Università di Sassari e Mother Teresa University di Skopje insieme per la cooperazione internazionale
A partire dal prossimo anno accademico, l’Università di Sassari e la Mother Teresa University di Skopje aprono un corso di laurea magistrale internazionale in “Gestione dei flussi migratori”
Circa una miliardo di persone in movimento tra i Paesi della terra, un settimo dell’intera umanità, il dato più alto mai registrato; più di 164 milioni di lavoratrici e lavoratori migranti nel mondo; oltre 17000 persone che hanno perso la vita o sono disperse nel mar Meditteraneo. I numeri di diversi enti e agenzie delle Nazioni Unite sollevano tante domande su quello che è da considerarsi uno degli elementi più importanti del mondo contemporaneo: la migrazione.
Dove sono da ricercare le origini delle migrazioni internazionali? In che modo i cambiamenti climatici, l’energia, il cibo, l’acqua e la sicurezza sanitaria influenzeranno le migrazioni umane in futuro? Come cambiano i modelli migratori internazionali nel tempo? È possibile progettare modelli futuri di migrazione internazionale in base alle tendenze attuali? In che modo la migrazione internazionale influisce sui paesi di origine e sui paesi ospitanti? La migrazione aumenta il rischio di terrorismo e in che modo il terrorismo influisce sulla securizzazione del fenomeno migratorio? È possibile affrontare la migrazione internazionale sviluppando una governance razionale di un tale fenomeno epocale? È possibile sfruttarla come opportunità di crescita e di sopravvivenza in Europa?
Tutte queste domande richiedono risposte urgenti e un costante adattamento delle scelte di governance. Negli ultimi 10 anni, la migrazione internazionale è diventata un fattore chiave in molti processi sociali e sta svolgendo un ruolo importante nella politica contemporanea in molti Paesi, sia nel Mediterraneo che nelle regioni dei Balcani.
Il nuovo Corso di laurea magistrale internazionale a doppio titolo in “Gestione dei flussi migratori”, che verrà aperto nel prossimo anno accademico presso l’Università di Sassari (Uniss) in collaborazione con la Mother Teresa University di Skopje (Mtu, Repubblica della Macedonia del Nord), adotta un approccio interdisciplinare per arrivare ad una migliore comprensione della governance della migrazione da diverse prospettive, fornendo gli strumenti per poter operare professionalmente in un campo così dinamico e innovativo.
Il percorso formativo prevede un primo anno comune nelle due università e due finestre di mobilità strutturata per gli studenti nell’ambito del programma Erasmus+. Gli insegnamenti previsti nel percorso formativo comune hanno l’obiettivo di fornire un base culturale di conoscenze approfondite relative alla demografia internazionale, alle politiche internazionali in materia di migrazione e governance, alle problematiche di sicurezza legate alle ideologie estreme e al terrorismo, alle opportunità e agli impatti della migrazione nei confronti del mercato del lavoro, alle metodologie e ai campi di interesse e di azione della medicina delle migrazioni, alla importanza di non sottovalutare la particolare fragilità psicologica dei migranti e, più in generale, degli espatriati, alle opportunità offerte dai social media nella corretta gestione dei flussi migratori. Infine, viene riconosciuta la fondamentale importanza della lingua inglese nelle relazioni diplomatiche e internazionali, con l’obiettivo di raggiungere un livello di conoscenza C1 da parte di tutti i laureati magistrali alla fine del percorso formativo.
Nel secondo anno, verranno attivati due curricula complementari, che riflettono le specificità e le competenze offerte in ciascuna sede: a Sassari verranno approfondite tematiche legate al diritto della navigazione in materia di migrazione, al principio di non-refoulement, ai concetti di sostenibilità e di benessere, agli effetti del cambiamento climatico sulle migrazioni e alle strategie di adattamento e di mitigazione che possono essere poste in essere per prevenire l’esodo forzato di intere popolazioni; infine, lo studente riceverà una formazione approfondita sulle modalità di ideazione e sviluppo di proposte progettuali, sul monitoraggio e la valutazione dei progetti europei e internazionali. A Skopje, lo studente avrà la possibilità di approfondire tematiche sociali e demoetnoantropologiche, quali quelle legate alla storia delle religioni e al multiculturalismo, al rapporto tra religione, nazionalismi e processi di integrazione europea, alla gestione della diversità e alle identità regionali, con particolare, ma non esclusivo, riferimento all’area balcanica.
Infine, una parte consistente del progetto formativo sarà dedicata allo svolgimento di un tirocinio obbligatorio ed alla preparazione della tesi di laurea magistrale, in linea con le indicazioni del CUN e di tutte le Parti sociali consultate, che hanno sottolineato la necessità di assicurare una adeguata formazione “sul campo” ai laureandi magistrali, i quali potranno in tal modo entrare in contatto diretto con gli ambiti lavorativi di elezione. Per informazioni sulle modalità di ammissione (a partire da luglio): https://www.uniss.it/didattica/offertaformativa