E’ il vaccino, per tutti, il pane quotidiano dei questi tempi
Il punto su 'Dacci oggi il nostro pane quotidiano': la campagna Caritas-Focsiv ha sostenuto finanziariamente 64 progetti in 45 Paesi in quattro continenti.
“Il pane quotidiano di oggi sono i vaccini, che non sono l’unico strumento per affrontare la pandemia, che non si può risolvere solo con un intervento farmacologico, ma sono importanti. E poi sono anche strumenti finanziati pubblicamente in larga parte che, nonostante questo, qualcuno gestisce come se fossero beni di mercato e come si ci trovassimo in una situazione normale”. Così la direttrice del programma di salute globale di Society for International Development (Sid), Nicoletta Dentico, che è intervenuta a una conferenza organizzata per fare il punto sul primo anno della campagna ‘Dacci oggi il nostro pane quotidiano’, promossa da Caritas Italia e dalla Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario (Focsiv).
La campagna ha sostenuto finanziariamente 64 progetti in 45 Paesi in quattro continenti, per un valore totale di oltre 1,8 milioni di euro. Parlando della pandemia Dentico ha detto che è stata “la crisi sanitaria più annunciata dalla comunità scientifica della storia” visti gli episodi che l’hanno preceduta e che “solo nel 2019 la Banca mondiale parlava della possibilità della diffusione mondiale di un agente patogeno delle vie respiratorie”. La pandemia, inoltre, ha proseguito l’esperta, “sarebbe dovuta rimanere un focolaio virale circoscritto” ma è diventata globale perché “i Paesi del mondo non hanno collaborato” e hanno mostrato “incompetenza e sovranismo sanitario”.
In ultimo, Dentico ha parlato del problema del debito dei Paesi in via di sviluppo, che secondo la direttrice “è stato già ampiamente pagato” e va “cancellato”. “Il pagamento del del debito strangola molti Paesi, 45 solo in Africa, e ha impedito a queste regioni di fare le manovre economiche necessarie per la ripresa che ci siamo permesso noi”, ha detto l’esperta.
Don Soddu (Caritas): “Esclusione alla base delle disuguaglianze”
“Questa campagna ci ricorda l’importanza di riconoscere i veri bisogni dell’uomo, che sono quelli essenziali, e le cause che aggravano le disuguaglianze, che sono numerose ma tutte riconducibili a una parola: esclusione; dalla terra; dal reddito; dalla cittadinanza; dalla vita”. Così il direttore della Caritas Italiana, don Francesco Soddu.
Don Soddu ha affermato nel corso del suo intervento che, a maggior ragione in questa fase caratterizzata della pandemia, la “coesione sociale assume un ruolo tanto importante come quello della crescita economica”, sostenuta dal concetto di “solidarietà” e dalla “volontà di impegnarsi per il bene comune”. Il direttore della Caritas ha ricordato che l’appuntamento di oggi cade anche in concomitanza con l’ottavo anniversario della prima visita di Papa Francesco sull’isola di Lampedusa, avvenuta l’8 luglio 2013. Don Soddu ha ricordato le parole del Santo Padre, che in quell’occasione disse che “la globalizzazione dell’indefferenza ha tolto all’umanità l’esperienza del piangere, del soffrire con”. Un monito che è “come uno schiaffo da sentire ogni giorno”, ha sottolineato don Soddu, “che ci spinge ad ascoltare nostro fratello e a fare di più per promuovere la centralità dell’essere umano”.
Becchetti (Roma Tor Vergata): “Parliamo anche delle soluzioni”
“A livello di comunicazione si parla troppo della pioggia e troppo poco degli ombrelli. Si mette sempre una grande enfasi sui problemi ma mai sulle soluzioni. Questo sgomenta le persone e non le rende edotte del fatto che ci sono delle risposte e che possiamo essere generativi”, ha detto il docente di Economia politica presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma Tor Vergata, Leonardo Becchetti.
Sollecitato su quale possano essere le soluzioni alle quali accennava, Becchetti ha ricordato la funzionale politica “dell’essere consumatori” e della possibilità di “votare col portafoglio”. “Le persone che scelgono le filiere e le aziende che tutelano l’ambiente stanno crescendo molto” ha detto il docente. “Allo stesso modo nel mondo delle finanza un numero sempre maggiore di fondi d’investimento si propone di puntare sulla transizione ecologica”.
“Esiste quello che è successo nel carcere di Santa Maria Capua Vetere” ha proseguito Becchetti, in riferimento alla recente pubblicazione dei video delle violenze avvenute ai danni dei detenuti l’anno scorso, “ma c’è anche l’economia carceraria, che riduce il rischio di recidiva del 70 per cento. C’è il caporalato nei campi agricoli, ma esistono numerosi prodotti ‘caporalato free’”. In questo senso, Becchetti ha sottolineato l’importanza della “carità politica” a cui, secondo il docente, allude Papa Francesco quando dice “che bisogna aiutare chi sta annegando, ma anche a costruire il ponte”.
Borsotto (Focsiv): “Nel mondo impariamo generosità”
“L’incredibile generosità che abbiamo osservato anche nei contesti più duri è l’insegnamento che i partner della nostra campagna in giro per il mondo ci hanno mostrato e che vogliamo continuare a sostenere”, ha detto Ivana Borsotto, presidente della Federazione organismi cristiani servizio internazionale volontario (Focsiv).
Borsotto ha sottolineato nel suo intervento che i diritti, “così come la democrazia, non sono solo una grammatica o un’astrazione, ma sono materiali, concreti”, “un problema da risolvere” più che “un compito da svolgere”. “Continueremo a lavorare nei posti dove abbiamo operato con i leader locali con i quali abbiamo stretto amicizia” ha detto la presidente di Focsiv. Un impegno, quello suo e della Federazione, all’insegna “dei gesti di solidarietà che sono il vero pane quotidiano, fatto di speranza e giustizia”.