EXCO2019, alla fiera di Roma l’appuntamento dedicato alla Cooperazione Internazionale
Un unicum a livello internazionale. E’ Exco2019, la prima Fiera dedicata alla Cooperazione in calendario dal 15 al 17 maggio prossimi alla Fiera di Roma.
L’innovativo appuntamento di Exco2019, ideata ed organizzata da Fiera di Roma assieme a Diplomacy e Sustainaway, è rivolto a tutte le aziende ed ai buyer che operano nella ricerca scientifica, nell’innovazione tecnologica e nella formazione; in particolare alle realtà che sono impegnate nell’offerta di servizi, prodotti e soluzioni per lo sviluppo sostenibile. Un’occasione realizzata anche grazie all’impegno fattivo dell’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo, della Direzione Generale del Dipartimento della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo della Commissione Europea, del MAECI, della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina e dalle Agenzie ONU con sede a Roma, FAO, IFAD, WFP e UNIDO.
La Cooperazione internazionale va intesa, così come la stessa Legge 125/14 prescrive e come, a più riprese, ha dichiarato la stessa vice Ministra Emanuela Del Re, che è Presidente del Comitato scientifico di Exco2019, quale braccio operativo della politica estera del nostro Paese. Proprio in questa direzione e nell’ottica dello sviluppo condiviso, sostenibile ed inclusivo auspicato dalla Del Re, Exco2019, come ha sottolineato anche Pietro Piccinetti, Amministratore unico e Direttore generale di Fiera di Roma, rappresenta un’opportunità concreta per tutte quelle aziende interessate ad investire su nuovi mercati e ad incrementare progetti di sviluppo sostenibile in quei Paesi impegnati nella crescita e nel potenziamento delle azioni di cooperazione.
“Il settore fieristico – ha sottolineato Pietro Piccinetti – con questo progetto si fa compartecipe di un grande cambiamento rispetto alla cooperazione internazionale allo sviluppo. La direzione è che questa sia sempre più percepita ed intesa come una sfida strategica, anche economicamente, che può e deve portare il nostro Paese – tra i primi in Europa e nel mondo per valore degli investimenti diretti esteri realizzati in Africa – a stringere relazioni virtuose con i Paesi in via di sviluppo, contribuendo soprattutto a creare posti di lavoro in loco. Tutto ciò in linea con i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SdDGs) e Agenda 2030 e con grandi potenzialità di vantaggio per gli investitori privati che, facendosi trovare pronti da questa sfida globale, sapranno intercettare le risorse messe in campo dalla Commissione europea”.
La manifestazione è la vetrina della Cooperazione internazionale allo sviluppo italiana ed europea, un luogo unico dove l’intera filiera della cooperazione si può mettere in mostra ed incontrarsi: dalle istituzioni nazionali, europee e multilaterali alle ONG, dagli enti profit alle organizzazioni della società civile, passando per le istituzioni pubbliche e private.
Focus di questa edizione è l’Africa, vera e propria frontiera per chi desideri aprire nuove opportunità di business, ma anche Continente nel quale l’Italia è il primo Paese europeo per investimenti, con un totale di 20 progetti per complessivi 4 miliardi di dollari nel solo 2016, ed a livello mondiale si posiziona al quarto posto dopo Cina, Emirati Arabi Uniti e Marocco.
L’intera area espositiva prevede spazi preposti agli incontri tra imprese, buyer e tutti i principali soggetti attivi di questo settore o interessati a nuove possibilità di business. Un nuovo modo, dunque, di interpretare la cooperazione allo sviluppo, non più semplicemente intesa come azione di aiuto e sostegno o appiattita dal punto di vista commerciale come strumento per l’esportazione e l’internazionalizzazione, ma un’opportunità per le imprese in grado di essere innovative, sostenibili e flessibili nell’affrontare le nuove sfide globali.
Un ruolo importante nel progetto è ricoperto dalla Cassa Depositi e Prestiti, che non solo avrà il compito, così come previsto dalla Legge 125/14, di agevolare la costruzione di rapporti tra imprese, buyer e tutti gli attori della cooperazione internazionale, ma che favorirà accordi, partnership, iniziative, progetti, investimenti anche con lo studio di strategie ad hoc.
Per la prima volta in Italia, ad exco2019, grazie alla collaborazione di AICS (Agenzia Italiana Cooperazione allo Sviluppo), Commissione Europea, Politecnico di Milano e PRIMA, sarà organizzato un progetto pilota di Auction Floor. Una vera e propria asta per rilanciare, dinnanzi ad un pubblico di potenziali sponsor – come agenzie di sviluppo, aziende, banche di investimento, fondazioni, Organizzazioni internazionali – progetti di sviluppo sostenibile che hanno partecipato a bandi, senza però ottenere finanziamenti e che, ad exco2019, possono avere una seconda possibilità.
L’Expo della Cooperazione Internazionale prevede 30.000 mq di esposizione per prodotti e servizi, con spazi preposti agli incontri, coordinati da un’innovativa piattaforma online, MYAGENDA, dove sarà possibile un incontro tra domanda e offerta, tra imprese, buyer e tutti i principali soggetti attivi in questo settore. Il programma, ricco di seminari, workshop e dibattiti dedicati all’ambito della cooperazione, rappresenta un’occasione importante per agevolare relazioni ed accordi tra tutti i soggetti che operano nel mondo della cooperazione, nell’ottica di sviluppare iniziative e progetti, trovare sostegno degli investimenti e coordinamento delle strategie sostenibili di intervento nel settore. La manifestazione è anche una piattaforma di condivisione delle buone pratiche e delle esperienze di scambio per valutare future collaborazioni e partenariati, nel quadro di una Cooperazione Decentrata Territoriale, di opportunità per la formazione e per la ricerca di lavoro dei giovani interessati a questo settore. È anche il luogo per la presentazione dell’External Investment Plan della Commissione Europea, per i progetti di cooperazione alla sviluppo delle ONG finalizzati all’attuazione di Agenda 2030 ed ai suoi 17 SDGs.
Infine la Commissione Europea, non va dimenticato, ha istituito, nel 2017, il Fondo Europeo per lo Sviluppo Sostenibile (EFSD), strumento di attuazione del Piano Europeo per gli Investimenti Privati in paesi fuori dall’Unione Europea (EIP), in particolare nei paesi africani e in quelli confinanti con l’Unione Europea. A partire dai 3,35 miliardi di Euro, già stanziati, il Fondo intende mobilitare investimenti privati fino a 44 miliardi di Euro; in questo modo si concretizza un piano di interventi che consegua quanto indicato da Agenda 2030 e dagli SDGs. Dei 4,1 miliardi che costituiscono il Fondo Europeo per lo Sviluppo Sostenibile, 2.6 sono destinati al “blending” pubblico, ovvero sono fondi usati per “mobilitare risorse pubbliche per investimenti di cui sarebbe improbabile immaginare il profitto, come infrastrutture e ferrovie”. Tuttavia, la parte più innovativa del piano riguarda le risorse: 1,5 miliardi, usati per attrarre investitori privati in situazioni di mercato più difficili, come per gli Stati dell’Africa.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito ufficiale della manifestazione: www.exco2019.com