Una delle più grandi sfide del futuro, è la sfida urbana, che sta concentrando sempre maggiore attenzione e risorse a livello internazionale. Il tema di Expo 2030 “Persone e territori, rigenerazione urbana, inclusione e innovazione” pone infatti l’accento sulle città e anche il recente dibattito in ambito G20, durante la presidenza italiana dello scorso anno, ha alimentato una stimolante fase di studio e ricerca sullo sviluppo urbano sostenibile delle città. In tale contesto internazionale, l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) sta rafforzando le sue azioni nel settore urbano, per sua natura trasversale a tante altre aree di intervento e, nell’intento di standardizzare, migliorare e rendere più efficaci le azioni di monitoraggio e di valutazione delle iniziative di cooperazione con particolare riferimento alla sostenibilità ambientale Aics sta lavorando, con l’Ufficio V, alla redazione di diversi manuali operativi.

Una strada nello slum di Kibera, in Kenya

L’Ufficio V – Ambiente e uso del territorio, in collaborazione con la società Sogesid SpA e con la professoressa Elena Battaglini (senior scientist Fondazione Di Vittorio) ha elaborato un manuale operativo di settore dal titolo La rigenerazione integrata e ambientalmente sostenibile di una baraccopoli. Creare un nuovo approccio metodologico in Aics con una “cornice di senso” per aiutare il personale dell’Agenzia e delle sedi estere nella redazione e verifica delle iniziative sul tema.

Il manuale operativo persegue l’obiettivo di promuovere un nuovo approccio metodologico per le iniziative Aics di rigenerazione urbana sociale e territoriale nei Paesi partner che, valorizzando l’esperienza pregressa, ne consenta la “riscrittura” e l’inserimento all’interno di una “nuova cornice di senso”. Nel campo della cooperazione allo sviluppo, all’interno del vasto spettro di progetti in ambito urbano, un focus particolare è sempre stato rivolto alle baraccopoli, o slum, ossia i bassifondi urbani, aree fortemente degradate ai margini dei nuclei urbani nelle quali approdano le fasce di popolazione più vulnerabili e maggiormente bisognose di aiuti. Questo manuale è strutturato per contenere una tavola di “ingredienti” quali obiettivi, approcci, fasi di progetto, strumenti operativi, riferimenti bibliografici, potenziali partnership e fondi, per poter meglio “comporre” le nuove iniziative di rigenerazione urbana, sociale e territoriale, dell’Agenzia.

Il manuale è stato testato con la sede estera di Maputo (Mozambico) e successivamente è stato presentato ai funzionari Aics delle sedi centrali ed estere con un laboratorio formativo in diverse sessioni. La nuova metodologia proposta include anche delle checklist operative in inglese e francese per le iniziative di cooperazione relative alle fasi di: preparazione di una proposta di finanziamento di un’iniziativa di rigenerazione di una baraccopoli; valutazione della sostenibilità dell’iniziativa; gestione dell’iniziativa stessa.

I passaggi tra le baracche di Korogocho, Kenya. Prima della costruzione delle strade, esistevano solo questi vicoli per spostarsi da una parte all’altra dell’insediamento © Alberto Favero

Si tratta di strumenti operativi, senza carattere prescrittivo, da intendersi come basi da cui partire per i funzionari Aics coinvolti nella preparazione o nella valutazione di un’iniziativa di rigenerazione di una baraccopoli e, più in generale, di sviluppo urbano.

La nuova metodologia Aics ha avuto un ottimo riscontro anche in ambito internazionale al Summit panafricano Africities di Kisumu (Kenya) e al Forum Nazionale Urbano di Maputo “Spazio pubblico, densità, accessibilità ed infrastrutture nelle aree informali”.

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