Il primo lavoro di Hanan
“Il mio nome è Hanan, vivo nel campo profughi ‘Gaza‘ di Jerash, in Giordania, e sono madre di cinque figli. La mia storia inizia con la partecipazione al training per donne organizzato da AVSI”. Hanan è una dei 629 beneficiari del progetto “Aamal”, realizzato da Fondazione AVSI e OXFAM grazie al supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS). L’iniziativa si è svolta tra aprile 2017 e giugno 2018 in Libano e Giordania e si è concentrata sulla formazione professionale e l’inclusione sociale di giovani vulnerabili.
In Giordania il progetto ha portato a un rafforzamento delle soft skills – ovvero di competenze trasversali come la leadership e la comunicazione efficace – e delle capacità tecniche e professionali di 151 persone tra giordani e rifugiati siriani e palestinesi. Al tempo stesso sono stati coinvolti attori del settore pubblico e privato come il Vocational Training Corporation (VTC) e Sitti Soap, un’impresa sociale che offre alle donne rifugiate un impiego dignitoso nel settore della produzione del sapone.
Il percorso di Hanan e degli altri 150 beneficiari è iniziato quindi con la partecipazione a una sessione di life skills, ovvero di sviluppo di abilità come l’empatia e la gestione dello stress, che l’ha aiutata a intraprendere un cammino di autoconsapevolezza e di comprensione dell’altro. “La formazione mi ha aiutato sia a livello personale che professionale”, ci racconta Hanan. “Mi sento una persona migliore e vorrei aiutare anche gli altri attorno a me a migliorare sé stessi, a partire dalla mia famiglia e dai miei figli”.
Come altri beneficiari del progetto, Hanan non aveva mai lavorato prima d’ora, limitandosi a prendersi cura della casa e dei figli nel campo “Gaza” alla periferia di Jerash, un’antica città romana 50 kilometri a nord di Amman, la capitale della Giordania. “Volevo mettermi alla prova e così ho iniziato la formazione per imparare a produrre il sapone. Prima il sapone lo usavo solamente, ora lo produco”. Così dopo la sessione di life skills, Hanan ha iniziato un corso di formazione professionale presso Sitti Soap, imparando a trasformare l’olio d’oliva in vari tipi di sapone.
Grazie al progetto finanziato dall’AICS Hanan ha avuto anche l’opportunità di incontrare nuove persone e stringere nuove relazioni sociali, soprattutto con “le mie dieci sorelle con le quali ho partecipato ai training”.
Al termine del training professionalizzante, Hanan ha svolto due mesi di tirocinio con la stessa impresa sociale, durante i quali è stata seguita da un mentor. I mentor del progetto Aamal hanno visitato periodicamente le fabbriche, i negozi e i workshop in cui i beneficiari stavano svolgendo i loro tirocinii per monitorare la loro presenza, sincerarsi che non avessero problemi con il datore di lavoro o con i compiti assegnati e che questi ultimi rispondessero alle competenze apprese.
“Ora lavoro con Sitti Soap e mi sento parte dell’impresa. Il lavoro mi permette di mettermi alla prova”. Dopo il tirocinio, a Hanan è stato offerto di continuare a lavorare con Sitti Soap per 20 ore alla settimana, in modo da darle il tempo di prendersi cura dei propri figli.
“Aamal mi ha dato la possibilità di realizzare i miei sogni”, conclude Hanan. Ed è per questo che ci tiene a ringraziare AVSI e AICS per “la grande opportunità offertami attraverso la partecipazione a questo progetto”.
Scheda progetto
Il progetto “AAMAL – Formazione e lavoro – Supporto tecnico, educativo e formativo integrato ai giovani rifugiati, sfollati e locali attraverso il potenziamento delle capacità tecniche e sociali di esercitare un lavoro in Libano e in Giordania” è stato realizzato da Fondazione AVSI e OXFAM nell’ambito del Programma di aiuto umanitario di AICS “Dalla vulnerabilità alla resilienza: interventi per migliorare le condizioni di vita dei rifugiati siriani e della popolazione ospitante in Libano e Giordania”. Il progetto ha coinvolto 629 beneficiari nei due paesi e in Giordania si è svolto nelle località indicate nella carta di seguito: Jerash, Sahab e Aqaba.