In Repubblica Centrafricana per garantire il diritto alla salute materno-infantile
“Maternità sicura”: cliniche mobili per l’iniziativa di emergenza dell’Aics in collaborazione con l’ospedale di Bossemptélé.
Sefora e Brigitte sono due delle beneficiarie dell’attività di clinica mobile e di educazione preventiva alla salute, realizzate dall’iniziativa di emergenza “Maternità sicura: assistenza e prevenzione per le gestanti e partorienti nell’area di Bossemptélé”.
“Mi chiamo Sefora e abito nel villaggio di Gbawi situato a 40 chilometri da Bossemptélé. Mio figlio di due anni aveva febbre e vomito e ha ritrovato la salute grazie al vostro servizio. Sono molto contenta che il personale dell’ospedale venga a prendersi cura di me e dei miei figli. Noi non abbiamo la possibilità di prendere una moto taxi per andare in ospedale. Mio figlio sarebbe potuto morire. Nel nostro villaggio non esiste un centro di salute. Vi invitiamo a continuare”.
“Il mio nome è Brigitte, ho 22 anni e abito a PK7. La mia gioia è grande: prima non sapevo niente sulla consultazione prenatale. Ora ho preso coscienza che devo andare al centro di salute per far seguire la mia gravidanza”.
Il progetto di emergenza è finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale e promosso dall’Ong Salute e Sviluppo, in collaborazione con l’Ospedale Giovanni Paolo II di Bossemptélé, che dista circa 370 chilometri dalla capitale Bangui. “I servizi sanitari offerti grazie alle attività di progetto stanno cambiando e stanno salvando la vita di molte persone come Sefora e Brigitte”, ci racconta Casimir Makpenon – counsellor nel servizio di clinica mobile. “Dall’avvio del servizio, nell’aprile 2019, la clinica mobile ha raggiunto 17 villaggi, fornendo assistenza sanitaria a domicilio a più di 1.260 persone, in particolare donne e bambini. Le patologie più frequenti sono malaria, traumi, parassitosi intestinali, polmoniti, infezioni del tratto urinario, gastriti, dermatiti, complicazioni post parto a domicilio, miositi, problemi visivi, scabbia, ferite infette, ernie, tigna, enteriti, dissenterie, infezioni respiratorie acute, ipertensioni arteriose, infezioni vaginali, gravi malattie gastrointestinali, complicanze derivanti da morsi di serpente e di cane. È importante continuare ad offrire questo servizio perché è il solo modo per garantire l’accesso alle cure per le comunità dei villaggi remoti e isolati della sottoprefettura”.
Il progetto prevede anche la costruzione di un blocco maternità all’interno dell’Ospedale e la formazione del personale sanitario preposto. Il reparto maternità è costituito da un blocco con sala travaglio, sala parto e sala operatoria, un’area degenza post parto e da un ambulatorio ginecologico con regime di day hospital, garantendo alle partorienti condizioni igieniche adeguate e preservando la privacy delle madri e dei nascituri. Grazie alla formazione in ambito ginecologico, 16 operatori sanitari dell’ospedale Giovanni Paolo II hanno migliorato la loro capacità di accogliere e assistere le donne in stato di gravidanza e le partorienti. I parti in ospedale sono stati in media 17 al mese, 256 donne hanno usufruito di assistenza e visite ginecologiche, sono state effettuate 768 visite prenatali e 11 donne gestanti con Hiv hanno ricevuto cure per evitare la trasmissione al feto.
Oltre all’offerta dei servizi, l’intervento si concentra sulla componente di formazione ed educazione sanitaria nell’ottica di prevenire alcune comuni malattie e di agire in maniera adeguata e tempestiva all’insorgenza dei sintomi patologici. Per questo vengono organizzati incontri mensili, con la presenza di oltre 200 partecipanti tra operatori di salute, curatori tradizionali e chef dei villaggi vicini e anche sessioni settimanali di educazione comunitaria a cui partecipano oltre 2.000 persone.
SCHEDA PROGETTO
L’ iniziativa realizzata dalla Osc Salute e Sviluppo “Maternità sicura: assistenza e prevenzione per le gestanti e partorienti nell’area di Bossemptélé” si inserisce nel quadro del programma di emergenza finanziato dalla Cooperazione Italiana in RCA che – in linea con gli interventi in essere nel paese e coerentemente alle tematiche della programmazione – si prefigge di:
– Garantire a tutti i bambini l’accesso gratuito ai servizi sanitari e contribuire all’espansionedella copertura sanitaria nel Paese;
– Migliorare la formazione del personale sanitario “con l’obiettivo di perseguire il rafforzamento dei sistemi sanitari e l’accesso universale alla salute”1, in linea con il supporto alla “global partnership for education (Gpe)”2 rafforzando i programmi nazionali per l’istruzione;
– Promuovere una cultura della salute e della prevenzione.
L’iniziativa realizzata da Salute e Sviluppo – della durata di 12 mesi per un valore di 150.000,00 euro- vuole favorire l’accesso ai servizi di assistenza sanitaria delle categorie sociali vulnerabili, madri e bambini, nell’area di Bossemptélé. Il progetto favorisce l’accesso ai servizi materno-infantili della popolazione dell’area, in particolare per le donne gestanti ed in età fertile, mediante la realizzazione e l’equipaggiamento di un reparto maternità, l’attivazione di servizi in campo ostetrico e ginecologico e azioni di capacity building per aumentare le competenze del personale locale, garantendo risposte adeguate e di qualità ai bisogni del territorio.
Foto: Ong Salute e Sviluppo.