Alcuni passi del discorso della VM Emanuela Del Re alla cerimonia di chiusura di Exco2019.
Riportiamo di seguito alcuni passi del discorso che la VM Emanuela Del Re ha tenuto nella cerimonia di chiusura di Exco2019, il 17 marzo alla Fiera di Roma.
EXCO2019 è stato il frutto di uno sforzo corale che ha visto lavorare insieme gli organizzatori con gli altri soggetti pubblici e privati, le istituzioni, le imprese e le associazioni di categoria, i rappresentanti e le organizzazioni della società civile, gli enti locali, il mondo dell’università, della ricerca e dell’istruzione. In una parola: l’intero sistema italiano della cooperazione allo sviluppo, ma anche numerosi Governi e imprese straniere.
L’interesse che ha riscosso questa iniziativa sin da questa sua prima edizione è di ottimo auspicio affinché EXCO possa divenire un appuntamento ricorrente e luogo di incontro per tutti gli operatori del settore.
EXCO2019 permetterà di illustrare le opportunità che la cooperazione allo sviluppo può offrire alle imprese private disposte a operare in contesti più difficili ma che offrono grandi potenzialità. L’intervento pubblico infatti, per quanto importante, non può essere sufficiente. Credo che l’Italia proprio per le caratteristiche della sua imprenditoria incentrata sulla dinamicità delle PMI, sul sistema cooperativo radicato sul territorio e sui distretti industriali, possa fornire un prezioso contributo allo sviluppo sostenibile dei nostri partner.
Ritengo che vi sia spazio per un’espansione della presenza delle imprese italiane magari in un’ottica di più lungo termine e nell’ambito di una collaborazione basata sulla condivisione di best practices, trasferimento di tecnologia e formazione, con mutui benefici per entrambe le parti. L’impegno del Governo, e mio personale, sarà contribuire alla creazione delle condizioni per favorire l’intervento dei privati. Ciò, del resto, è in linea con quanto sancito nella nuova Agenda 2030, così come in ambito Unione Europea, dove si sta perseguendo tale orientamento, in particolare in Africa.
In conclusione, dovremo saper trasformare le sfide in opportunità ed è solo agendo in un’ottica di sistema, in cui ognuno fornisce il suo contributo di expertise, che saremo capaci di uscire vincenti nel favorire la riduzione della povertà e la crescita sostenibile, favorire gli investimenti e la crescita nei Paesi che ne hanno maggiormente bisogno, allo stesso tempo offrendo opportunità alle nostre imprese.
Il concetto sintetizzato nella formula “sviluppo condiviso”, spero dunque possa costituire una filosofia politica di intervento applicata. Ed è proprio in questo spirito di sviluppo condiviso che si è tenuta la prima fiera della cooperazione internazionale.