ALBANIA. La Natura e il mare al centro del turismo sostenibile albanese
La sede Aics di Tirana partecipa alla valorizzazione del patrimonio ambientale dell’Albania.
Nel primo semestre 2019, la Cooperazione Italiana in Albania ha completato le attività previste dal progetto Rafforzamento delle capacità istituzionali per la protezione della natura: preparazione della rete Natura 2000. Si tratta di un’iniziativa, del valore di 4.462.600 euro, che ha permesso di compiere notevoli passi avanti, con il Ministero del Turismo e dell’Ambiente e con l’Agenzia Nazionale per le Aree Protette albanesi, nella gestione e nella valorizzazione del patrimonio ambientale albanese. L’iniziativa – finanziata dall’UE per € 4.000.000, dalla DGCS per € 399.600 e da IUCN per 63.000 – si è concentrata su 10 aree protette da nord a sud del Paese. 150 rangers sono stati assunti e sono attivi in parchi nazionali, aree marine e montane.
Nuovi infopoint per turisti sono stati allestiti e aperti al pubblico, con servizi di promozione e informazione sulle attrazioni e sulle specificità della Natura locale. Piani di gestione sono stati puntualmente redatti e sono in attuazione. La buona notizia è che la conclusione del progetto delegato non chiude l’impegno italiano. I processi di sviluppo intrapresi non s’interrompono. Per raccogliere il testimone e dare continuità, la sede Aics di Tirana ha formulato il progetto triennale NaturAlbania, del valore di € 1.200.000. Altre iniziative sono attualmente in corso sul settore ambiente, che ampliano e capitalizzano i risultati già raggiunti: Azione comunitaria per la conservazione delle aree protette, del valore di € 1.903.689 ed eseguito dalla Ong Celim; Migliorare l’efficienza gestionale e la zona di copertura delle aree marine e costiere protette, del valore di € 1.000.000 ed eseguito da UNDP.
E’ un approccio ai progetti di Cooperazione che si caratterizza per un valore aggiunto: le iniziative gestite rientrano in una strategia italiana complessiva e coerente, che mette a sistema il piano d’interventi, sia dal punto di vista geografico, sia nei contenuti. Questo permette di dare riconoscibilità all’azione italiana e di accrescere il suo impatto. Significativa in questo senso è l’area di Valona, ricca di un immenso patrimonio ambientale, storico e culturale.
In primo piano c’è la prima e unica area marina protetta dell’Albania: Karaburun Sazan. L’area ha attrazioni naturali, flora e fauna e un patrimonio storico e culturale di straordinaria importanza. Relitti sottomarini risalenti alle due Guerre Mondiali, arte sacra lungo la costa, biodiversità, grotte e spiagge di grande bellezza. Senza una strategia coerente è molto alto il rischio di dispersione degli interventi messi in campo in una zona sempre più interessata da visitatori internazionali e ancora in fase di sviluppo. Garantire un processo sostenibile e rispettoso dell’ambiente è fondamentale.
Con questo obiettivo sta per nascere sul Lungomare di Valona il primo centro di valorizzazione e coordinamento, a guida italiana, per lo sviluppo del turismo e per una nuova immagine del Paese, sempre più vicino all’Unione Europea. Il progetto in fase di avvio sarà completato nel breve termine, nell’arco di pochi mesi. Una sala dell’edificio Laboratorio per il Turismo, restaurato dal Comune di Valona con fondi della Conversione del Debito italo-albanese, sarà interamente adibita a spazio multimediale ed espositivo aperto al pubblico, in coordinamento con le attività promosse dal Comune di Valona. Sarà un vero e proprio hub per lo sviluppo del turismo sostenibile e la valorizzazione del territorio e degli interventi di cooperazione nella regione.
Lo spazio, allestito con tecnologie innovative per visioni immersive a 360°, schermi e installazioni, è progettato per essere un ponte verso il futuro per il Comune di Valona e per l’Albania e una cabina di indirizzo per le attività in corso sul territorio. Il futuro della regione nasce dal mare e la Cooperazione Italiana ne è parte integrante.
*Communication Officer Aics Tirana