Beirut: tanti risultati raggiunti nel 2018, al lavoro per il 2019
Consolidamento e rinnovamento, chiusura di iniziative significative e avvio di nuove altrettanto rilevanti. La dialettica costante e costruttiva tra momenti diversi ha caratterizzato nel 2018 il lavoro della sede AICS di Beirut. Una dialettica propria anche del Paese dove operiamo, il Libano. Tanto piccolo quanto complesso, costantemente obbligato ad affrontare le sue contraddizioni per rimanere unito.
Il grande impianto per il trattamento delle acque reflue di Zahle, che contribuisce al risanamento ambientale di due importanti fiumi libanesi, ha superato il primo anno di attività, e ha mantenuto le promesse. Il sostegno al processo per il risanamento ambientale della Cooperazione Italiana prosegue, così sono iniziate le attività per la realizzazione di tre nuovi impianti di depurazione delle acque in altrettante aree del Libano.
Il 2018 è stato anche l’anno in cui si sono concluse due iniziative di studio, preliminari all’avvio di programmi a credito per decine di milioni di Euro. Un approccio innovativo per la nostra sede. Da una parte il progetto per lo sviluppo di tre zone industriali, , dall’altra il Master Plan per lo sviluppo sostenibile della fascia costiera libanese.
Dalla fine del 2012 ad oggi, la Cooperazione Italiana ha destinato circa 200 milioni di Euro in risposta all’emergenza umanitaria in Siria e nei Paesi limitrofi. La sede di Beirut gestisce sia i progetti realizzati nel Paese in guerra sia quelli in Libano, a sostegno dei rifugiati e delle comunità ospitanti.
In Siria finanziamo progetti in diverse regioni. Le iniziative, realizzati con OSC presenti sul territorio e con Agenzie delle Nazioni Unite, rispondono ai bisogni degli sfollati interni, in termini di sicurezza alimentare, protezione, tutela dell’infanzia, supporto alle donne, e accesso ai servizi primari.
In risposta alle conseguenze economiche e sociali della crisi in Libano, la Cooperazione Italiana ha finanziato dal 2012 a oggi interventi di aiuto umanitario per circa 67 milioni di Euro.
Le autorità libanesi recentemente hanno stimato a 1,5 milioni il numero di cittadini siriani presenti stabilmente nel Paese, di cui circa il 54% bambini. Per valutare l’impatto della presenza dei rifugiati si deve considerare che la popolazione libanese è stimata a 4,5 milioni. Le nostre iniziative mirano a rafforzare la resilienza dei rifugiati e delle comunità ospitanti e a preservare la stabilità sociale ed economica del Libano.
In diversi settori del nostro lavoro la cooperazione tra Italia e Libano continua ad andare oltre la semplice gestione di programmi e finanziamiti. Grazie al nostro impegno le eccellenze e le esperienze italiane continuano a collaborare con diverse realtà libanesi. La missione in Italia dei rappresentanti del Ministero degli Affari Sociali, la collaborazione tra l’ISTAT e il centro di statistica libanese, il lavoro degli esperti italiani nel restauro di importanti parti del patrimonio archeologico del Paese, sono solo alcuni esempli principali di una rete che costruiamo nello spirito della Legge 125.
Infine, chiudiamo il 2018 con una fatica supplementare, Il trasloco nei nuovi uffici. Ma se i segni sono importanti ci prepariamo ad affrontare il 2019 dalla nostra nuova sede con un rinnovato spirito di collaborazione e solidarietà. Questo è anche l’augurio che vogliamo fare a tutti i nostri partner e a tutti i nostri colleghi.