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BURKINA FASO
Valorizzare la tradizione a sostegno dell’innovazione: l’alimentazione locale sui banchi di scuola

Sustlives, progetto promosso dall'Aics tramite fondi europei, sta tentando di ridare centralità ad alcune colture neglette e poco utilizzate tramite lezioni e laboratori scolastici

Il progetto Sustlives, finanziato dall’Unione Europea e realizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) – sede di Ouagadougou – e il Ciheam di Bari, mira a promuovere la transizione verso sistemi agricoli e alimentari sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici in Burkina Faso e Niger, valorizzando il patrimonio di colture locali e la loro catena di valore che genera reddito nella regione del Sahel.

Ed è in questa cornice che a Koubri, un piccolo villaggio alle porte della capitale del Burkina Faso, con il supporto di Sustlives è avvenuto l’incontro tra Aics Ouagadougou e l’Associazione Watinoma, realtà burkinabè attiva da molti anni per contribuire allo sviluppo economico, sociale e culturale delle aree rurali. Proprio a Koubri, Watinoma ha costruito una scuola attraverso la quale s’impegna a migliorare l’educazione e l’alfabetizzazione promuovendo l’agricoltura biologica e la sovranità alimentare.

L’impegno della cooperazione italiana si identifica nella volontà di valorizzare, attraverso le attività di Watinoma, un aspetto fondamentale del programma Sustlives: l’importanza di coniugare tradizione e innovazione, lavorando in particolare con i più giovani sulle Nus locali (le specie neglette e sottoutilizzate), avviando nelle classi della scuola, un percorso di valorizzazione su tali colture capace di coinvolgere anche i  genitori degli alunni e alcune persone rappresentative della comunità.

La definizione di Nus scritta su una lavagna

Con il supporto di Sustlives, dopo un primo incontro generale di presentazione sulle Nus, si sono tenuti appuntamenti specifici su ognuna delle cinque specie selezionate: patata dolce, moringa, amaranto, voandzou e ibiscus. Ma il lavoro degli studenti non si è limitato alla coltivazione delle Nus nell’orto scolastico. I bambini hanno intervistato i contadini per chiedere loro se e come le coltivavano. Hanno inoltre chiesto alle produttrici informazioni su ricette e tecniche di coltivazione. L’attività sul campo degli studenti ha permesso di scoprire anche delle storie, tra queste una favola in cui si parla di una delle Nus. Questa attività ha dato vita anche a un concorso di disegno tra i bambini per illustrare la favola.

Il primo modulo di formazione scolastica partito nell’aprile 2023 e durato tre mesi è stato organizzato da uno dei partner di Sustlives: l’Alliance of Bioversity International, insieme a Ciat, Istituto internazionale per la conservazione delle risorse genetiche delle piante che si colloca nell’ambito del Cgiar, consorzio di organizzazioni che si occupa di ricerca nel campo dell’agricoltura e opera a livello internazionale.

Un cartellone che rappresenta alcune delle specie neglette

Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione delle comunità è stata data particolare enfasi all’importanza di utilizzare le scuole come punto di ingresso per rivalorizzare piante tradizionali dimenticate che spesso vengono associate a cibo per poveri. Infatti, in alcuni casi si tratta di piante selvatiche che vengono cercate solo nei momenti di scarsità di cibo, e per questo motivo sono neglette. In altri casi vengono invece associate alle malattie perché gli vengono riconosciute proprietà mediche e questa loro peculiarità può in alcuni casi generare una sorta di stigma intorno a una determinata pianta. Uno stigma che va cambiato visto che si tratta di piante nutrizionalmente molto ricche e che possono sostituire i prodotti delle classiche piante che vengono consumate nel sistema alimentare.

Watinoma inoltre ha sviluppato un giardino scolastico che serve direttamente la mensa della scuola, attraverso la quale fornisce quotidianamente un pasto equilibrato e vario a tutti gli studenti. Altri aspetti interessanti del percorso educativo sulle Nus promossi dall’iniziativa in Burkina Faso sono l’utilizzo dei quiz scolastici, per spingere gli studenti all’apprendimento delle proprietà legate alle Nus, e il lavoro sulle ricette, un’azione importante per cercare di documentare e rievocare la tradizione culinaria locale; un passaggio cruciale visto che le persone, ignorando queste specie, non ricordano più come vanno preparate e cucinate.

Il giardino scolastico

Il giardino scolastico creato a Koubri da Watinoma

Il progetto di Watinoma nell’ambito dell’iniziativa Sustlives ha coinvolto oltre 120 studenti, ma visto il successo e valore della metodologia e dell’approccio, l’itinerario educativo sarà replicato anche in altre scuole nelle aree d’intervento dell’iniziativa.

L’idea è quella di poter aiutare altri istituti a utilizzare la stessa metodologia per approfondire il discorso delle Nus, nel solco dello spirito che anima l’intero progetto, e cioè la valorizzazione della tradizione a servizio dell’innovazione.

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