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“Con loro, per l’uguaglianza”. La storia di Daymara, scienziata cubana contro gli stereotipi di genere.

Questa storia fa parte della campagna "Con loro, per l'uguaglianza", promossa da AICS L’Avana, nel quadro delle azioni per la Giornata Internazionale della Donna. 

Quando Daymara entra in una serra, identifica immediatamente la specie con cui ha a che fare, sa se c’è un virus che attacca le piante, anche se la sua traccia è impercettibile agli altri. Cammina con la sorprendente agilità che le gambe e le stampelle le consentono, salta sulle aiuole, esamina ogni foglia con delicatezza, come se la accarezzasse. È innamorata della vita, della scienza, dell’agronomia e dei suoi vari percorsi.

Daymara Rodríguez Alfonso è cresciuta in campagna. Ricorda la sua infanzia a San José de Las Lajas facendo lavori di artigianato. Da grande si è appassionata alla biologia, ma all’epoca aveva amici agronomi che l’hanno fatta innamorare di questa carriera. Ha studiato Agraria all’Università dell’Avana e ha continuato a insegnare come parte di questa prestigiosa facoltà per più di vent’anni.

Ha dedicato gran parte della sua vita alla formazione delle nuove generazioni. Fin dai suoi esordi nel mondo della scienza, si è dedicata allo studio della coltivazione dell’ananas e oggi è una delle specialiste più rinomate in questo campo. Il suo nome è tra le grandi donne della scienza cubana. Nonostante abbia ricevuto una dozzina di premi per le sue ricerche, si sorprende di ogni riconoscimento: il suo obiettivo più grande è sempre stato quello di rendere sua figlia orgogliosa di lei.

La sua carriera di scienziata e i suoi successi professionali sono stati possibili grazie al sostegno della sua famiglia e dei suoi amici, in particolare della dottoressa C. Miriam Isidrón, alla quale deve gran parte della sua formazione, ma soprattutto grazie alla sua ferrea volontà di crescere di fronte alle avversità.

È riuscita a superare ogni tipo di ostacolo. Si è ripresa da due operazioni al ginocchio, ha superato una dura battaglia contro il cancro e gli effetti delle radiazioni. A causa della malattia, le è rimasta un’anca danneggiata e una sola corda vocale, ma questa limitazione non le ha impedito di continuare a insegnare e a dedicarsi alla scienza.

Oggi si è ritirata dall’insegnamento, ma nel suo lavoro di assistente tecnica per i progetti dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, continua a contribuire ogni giorno alla formazione dei produttori, offrendo le sue conoscenze per un futuro sostenibile. Questo nuovo lavoro ha rappresentato una svolta nella sua vita. Nell’Agenzia trova spazio per continuare a offrire la sua esperienza professionale e metterla a disposizione degli altri, soprattutto delle produttrici, ispirando molte donne con il suo esempio.

All’inizio, quando le persone mi vedevano arrivare sul campo alla guida del veicolo fuoristrada dell’AICS, la loro prima reazione era quella di sostenermi in ogni modo possibile. Si offrivano di aiutarmi con le mie stampelle, senza riuscire a nascondere la sorpresa nei loro occhi. Non riuscivano a capire come una donna, per di più con limitazioni fisiche, potesse fare tutto ciò che faccio. Oggi, chi mi conosce sa che non mi pongo limiti, perché con la forza di volontà si può ottenere qualsiasi cosa”.

Daymara racconta che, col tempo, l’espressione di sorpresa si è trasformata in ammirazione e che il suo atteggiamento ha ispirato molte donne rurali, che spesso si sentono invisibili in un ambiente dominato dagli uomini.

Sento che il mio esempio ha motivato molte agricoltrici a trasformare la loro vita, a continuare a lottare nonostante le difficoltà che il Paese sta affrontando, esacerbate dalla disuguaglianza in agricoltura”, dice.

Secondo lei, nessuna limitazione fisica può intaccare la fiducia e la determinazione. I limiti, dice, sono imposti dalla società, che pone barriere alle donne e alle persone con disabilità fisiche. Questo può influire in modo significativo sulla qualità della vita, ma se le donne credono in sé stesse, cambiano la loro prospettiva e il loro atteggiamento e continuano a lottare per i loro diritti e le loro opportunità, possono superare qualsiasi ostacolo e sfida.

Segui questa e altre storie della campagna “Con loro, per l’uguaglianza”, promossa da AICS L’Avana, sui canali social, #ConEllasPorLaIgualdad, e condividi per continuare a ispirare altre donne. 

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