Gerusalemme: bilancio del 2018, auspicio per il 2019
Il 2018 ha rappresentato un anno importante per le attività dell’AICS di Gerusalemme. Nuove iniziative sui canali bilaterale e multilaterale sono state approvate, confermando l’impegno che questa Sede ha assunto nel quadro dell’esercizio congiunto di programmazione intrapreso con gli altri Stati Membri dell’Unione Europea. Questi progetti riguardano i settori della Salute e dei Diritti Umani, in particolare l’Uguaglianza di genere, ambiti in cui rivestiamo il ruolo di donatori di riferimento e lavoriamo quotidianamente con partner istituzionali e non governativi.
Il quadro europeo per la programmazione congiunta costituisce un esercizio nuovo e decisivo per il coordinamento degli aiuti in Palestina; il 2018 ne ha sancito la piena applicazione grazie alla pubblicazione del documento programmatico. In partnership con altri paesi donatori ed organizzazioni impegnate sul terreno abbiamo inoltre organizzato eventi e campagne di grande successo, come in occasione della celebrazione della giornata internazionale della donna o ancora più recentemente i 16 giorni di iniziative contro la violenza di genere. Siamo a capo del Gender Technical Working Group, che in giugno ho avuto modo di presentare agli European Development Days a Bruxelles. Si tratta di un gruppo di lavoro partecipato da 12 rappresentanze e uffici di cooperazione attivi in Palestina con l’obbiettivo di migliorare gli interventi in ambito gender e promuovere azioni di advocacy per il rafforzamento del ruolo della donna.
Nel settore della salute, analogamente, siamo impegnati a sostenere le attività dell’Health Technical Working Group, che coordina gli interventi dei Paesi Europei in materia di supporto sanitario al popolo palestinese. Alla fine del 2018, siamo stati nominati dal Ministro della Salute Jawad Awwad Deputy Chair dell’Health Sector Working Group in seno al LACS (Local Aid Coordination Secretariat), altro sistema di coordinamento e confronto tra donatori e organizzazioni impegnate sul campo.
Il 2018 è stato poi segnato da un incremento del contributo italiano nei confronti di UNRWA, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. Nuove iniziative sono state approvate mentre altre hanno proseguito le proprie attività in diversi settori, dall’uguaglianza di genere, alla fornitura di corsi professionale come al supporto al sistema primario sanitario, con un aumento di volumi finanziari complessivo di circa tre milioni di euro.
Ci aspettiamo dal 2019 nuovi passi avanti, d’accordo con la Programmazione Paese e gli impegni assunti in Sede Europea, tra cui i risultati del ROF (Results Oriented Framework) strumento dedicato a monitorare la concreta attuazione della programmazione.
Ci tengo a ricordare infine il collega Sandro Accorsi, che a capo del settore salute ha collaborato con noi per circa due anni e purtroppo alcune settimane fa ci è stato portato via da una rapida malattia. Il suo lavoro e i rapporti umani che ha saputo intessere durante il servizio qui in Palestina ci dimostrano quanto la nostra presenza non deve essere quantificata solamente attraverso il volume degli investimenti ma che è caratterizzata anche e soprattutto dalla qualità e dall’umanità dei rapporti che abbiamo costruito, che ci fanno apprezzare in tutti i diversi territori dove siamo operativi: Gerusalemme Est, Area C e Cisgiordania, Striscia di Gaza.