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La Cooperazione Italiana festeggia 20 anni di promozione dello sviluppo sostenibile in Ecuador

Nonostante il piccolo Stato sudamericano non sia più prioritario per l'Italia, la presenza del nostro Paese continua con un programma di conversione del debito e un fondo per lo sviluppo sostenibile

L’Ecuador, piccolo Stato sudamericano che vanta una concentrazione di biodiversità tra le più ricche del pianeta e, allo stesso tempo, una forte multiculturalità, vista la presenza di quattordici popolazioni indigene sul suo territorio, rientra tra i Paesi a reddito medio-alto nelle stime del Comitato di assistenza di sviluppo dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). Pertanto, a partire dal 2012, non figura più come prioritario per la Cooperazione italiana. Tuttavia, la presenza italiana nel Paese non si è esaurita in questa fase di maturità del ciclo della cooperazione, ma continua ad essere garantita soprattutto attraverso strumenti finanziari.

Tra questi, ricopre un ruolo di primo piano l’Accordo di conversione del debito. Si tratta di un meccanismo nato in seno al Club di Parigi, gruppo informale di creditori ufficiali composto da 22 membri tra i Paesi più industrializzati, il cui ruolo è di rinegoziare il debito pubblico bilaterale dei Paesi del Sud del mondo che riscontrino difficoltà nei pagamenti. L’Italia è stato uno dei Paesi pionieri nell’utilizzo di questo strumento come parte della propria strategia di cooperazione allo sviluppo. Di conseguenza, nel 1999, a seguito di un’intensa campagna di lobbying portata avanti da organizzazioni della società civile ecuadoriana e italiana, il Governo italiano ha aderito alla proposta di convertire il debito dei prestiti di Aiuto pubblico allo sviluppo per finanziare progetti di lotta alla povertà e sviluppo economico sostenibile in Ecuador.

Tale impegno si è concretizzato in un primo Accordo di Conversione del Debito, firmato nel 2003, che ha portato alla creazione del Fondo Italo-Ecuadoriano (Fie), attraverso cui si sono realizzati, nell’arco di un decennio, oltre 115 progetti per un ammontare di circa 40 milioni di dollari americani. In particolare, si sono privilegiate le aree dello sviluppo rurale, la tutela del patrimonio ambientale e il sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi) migliorando complessivamente le condizioni di vita di più di 360.000 persone.

Il 29 aprile 2016 è stato firmato dal Governo della Repubblica Italiana con il Governo della Repubblica dell’Ecuador un secondo Accordo, pari a 35 milioni di euro, che ha preso il nome di Fondo Italo-Ecuatoriano per lo Sviluppo Sostenibile (Fieds), volto a finanziare progetti di sviluppo e azioni di riduzione del rischio di disastri concordati da entrambi i Governi. Nello specifico, sono stati individuati d’intesa con il Governo dell’Ecuador come settori prioritari la produzione sostenibile, la migrazione, l’ambiente, il patrimonio culturale e la questione energetica.

© Fieds

© Fieds

Nel 2019 il Fieds ha lanciato il primo Bando pubblico a favore di enti presenti nel Paese, tra cui Organizzazioni della società civile (Osc) italiane, per l’assegnazione di 14 milioni di dollari. Attraverso questo strumento, sono stati finanziati quattordici progetti in ambito produttivo e relativi all’accesso alla salute e all’impiego, con enfasi sulla popolazione migrante in transito e residente e sulle fasce più fragili della popolazione. Una parte di questi fondi è stata destinata al supporto nella ricostruzione successiva al terremoto che il 16 aprile 2016 ha colpito duramente la provincia costiera di Manabí. Un esempio è rappresentato dal progetto a sostegno dell’associazione Asoprocomsal, composta originariamente da 17 donne, che si occupano della lavorazione dei gamberi nella zona di San Vicente. “Sognavamo di creare un’impresa che desse lavoro alle donne, ma eravamo abituate a lavorare in strutture inadeguate” raccontano “Il Fieds ha concretizzato il nostro sogno fornendoci un nuovo impianto, che ha migliorato fortemente le condizioni igieniche in cui lavoriamo e che ci permette di guadagnare uno stipendio dignitoso”.

Da segnalare inoltre che, nel corso del 2020, a seguito della pandemia per il Covid-19, sono stati destinati 3,3 milioni di dollari per l’emergenza sanitaria. Sono stati acquistati indumenti di protezione personale per medici, infermieri e personale ausiliario, oltre a prove Pcr e due ambulanze per il servizio di emergenza nazionale.

Nel 2021 è stato lanciato un nuovo bando di 9 milioni di dollari per progetti ambientali che si incentrano sulla gestione dei rifiuti sanitari, l’economia circolare, la conservazione del patrimonio naturale forestale e la prevenzione degli incendi forestali. Tra questi, si segnala la seconda fase del Programma Amazonía Sin Fuego in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, dell’Acqua e della Transizione ecologica (Maate), che mira a ridurre l’incidenza degli incendi nelle regioni andine e costiere dell’Ecuador attraverso il ricorso a pratiche alternative all’utilizzo del fuoco contribuendo, in questo modo, a proteggere l’ambiente e a migliorare le condizioni di vita delle comunità delle aree rurali beneficiarie.

© Fieds

Infine, nel luglio del 2022 è stato lanciato un bando dell’importo di 12 milioni di dollari, per finanziare sedici progetti su temi di riattivazione economica, processi produttivi, conservazione del patrimonio culturale, lotta alla denutrizione cronica infantile e lotta alla violenza sulle donne.

Nel marzo di quest’anno il Programma di Conversione del Debito tra l’Ecuador e l’Italia ha celebrato il suo ventesimo anniversario, dimostrandosi un modello di successo di cooperazione in Ecuador. Come ha sottolineato Caterina Bertolini, Ambasciatrice d’Italia in Ecuador, in quest’occasione, “si tratta di una celebrazione speciale dato che questo strumento è emblematico sia per la modalità di azione, sia per l’impatto e la durata”.

Ad oggi, il Fieds vanta un portfolio di 37 progetti e un programma sanitario, che complessivamente contribuiranno allo sviluppo economico, sociale e ambientale a beneficio delle famiglie più vulnerabili delle zone andina, costiera e amazzonica dell’Ecuador.

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