Sudan: la Cooperazione Italiana lavora perché tutti i mesi siano “il mese della donna”
Gender mainstreaming, gender equality, women empowerment…tutte belle parole, ma cosa vogliono dire nella pratica? In Sudan, significano sfida ma soprattutto obiettivi.
Tra i molteplici risultati che l’agenda 2030 si propone di raggiungere, la tematica di genere rimane fondamentale in tutti i settori di intervento: lotta alla povertà, agricoltura e sicurezza alimentare, salute, tutela dei diritti dei gruppi vulnerabili, istruzione, migrazione. Le Donne sono coloro che possono fare davvero la differenza nei processi di sviluppo e di pace, e favorirne il successo.
AICS Khartoum lo sa bene, ed e’ per questo che negli ultimi anni le donne sono diventate sempre piu’ il filo conduttore dei nostri programmi. Nell’ambito del nexus – secondo una strategia di transizione da aiuto umanitario a sviluppo e sicurezza – il Governo sudanese ha riconosciuto il raggiungimento dell’uguaglianza di genere come uno degli “acceleratori” fondamentali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In linea con il Gender Action Plan 2016-2020 dell’Unione Europea, l’Italia e la Cooperazione Italiana in Sudan lavorano seguendo le priorita’ fissate dal Documento Triennale di Programmazione, in cui si considerano le problematiche di pari opportunita’ ed empowerment delle donne – insieme a quelle relative alla gioventu’ – obiettivi trasversali di tutti i progetti.
Tra le varie attivita’, AICS è in prima linea in Sudan per fronteggiare la malnutrizione delle donne in stato di gravidanza e di bambini sotto i cinque anni d’età, intervenendo soprattutto sulle dinamiche socio-economiche che generano discriminazioni in termini di equo accesso a beni e servizi. Per questo, due dei principali assi di intervento sono quelli della salute sessuale e riproduttiva e del rafforzamento delle esperienze di associazionismo femminile. Nei programmi di cooperazione delegata del settore sanitario, particolare rilievo e’ dato alle attivita’ di promozione dei diritti di salute sessuale e riproduttiva, con un focus sulle Mutilazioni Genitali Femminili (FGM) e sulla prevenzione del cancro alla cervice. E’ su questi due assi che si e’ anche sviluppata la compenente di genere dell’iniziativa bilaterale “TADMEEN – Inclusione sociale, sviluppo del capitale umano e protezione di gruppi vulnerabili all’interno delle comunita’ di migranti, di rifugiati e ospitanti (AID 11113)”. Il programma, di durata triennale, interviene a Khartoum e a Port Sudan nei tre settori del genere, della protezione dell’infanzia e dell’inclusione sociale di persone con disabilita’, per un totale di oltre quattro milioni (4,15) di euro. Tra i principali obiettivi quelli della lotta alla violenza di genere, la promozione della tutela dei diritti delle donne e il rafforzamento del sistema di Welfare del Sudan per lo sviluppo di politiche nazionali volte a favorire l’inclusione sociale e l’uguaglianza di genere.
Attraverso programmi bilaterali e multilaterali, AICS Khartoum promuove l’effettiva partecipazione delle donne all’impiego e alla creazione di reddito, con particolare attenzione alla trasformazione degli alimenti e alla buona nutrizione. Al momento, AICS Khartoum sta realizzando cinque progetti sul canale multilaterale con FAO, IFAD, UNWOMEN, UNDP ed UNIDO e un programma bilaterale e una iniziativa di contrasto alla povertà (AID 10017), per un totale di circa 9.5 M Euro. Quest’ultimo ha come obiettivo la creazione di attività produttive alternative per le donne negli stati di Kassala e Red Sea. Il programma ha introdotto la pratica dell’home gardening per la coltivazione di alberi da frutto e ortaggi; inoltre, sono stati acquistati due essicatori per la trasformazione di ortaggi che, insieme alla produzione di marmellata, succhi e salsa di pomodoro, vengono venduti sul mercato locale creando catene di valore tra le beneficiarie nei due stati. Le stesse beneficiarie hanno partecipato a corsi di cucina e di formazione sul tema della nutrizione.
Obiettivi simili alle due iniziative finanziate da AICS e UNWOMEN volte a sostenere le donne nelle catene di valore dei settori della pesca e dell’agrobusiness. L’intervento è incentrato su tre pilastri 1) il rafforzamento del ruolo delle donne nelle catene del valore della pesca e dell’agrobusiness attraverso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo delle capacità; (2) il miglioramento dell’accesso delle donne alle diverse fasi delle filiere produttive tramite la promozione della leadership femminile e un migliore accesso ai servizi finanziari; (3) il rafforzamento delle cooperative di donne e il depotenziamento delle norme sociali a livello comunitario che ne scoraggiano la partecipazione alle attività produttive.
Il ruolo della Cooperazione in Sudan si fonda sull’idea di “LEAVE NO ONE BEHIND”: investire sull’empowerment economico delle donne significa aumentare il livello di sicurezza alimentare, ridurre la malnutrizione e migliorare le opportunità di lavoro e il reddito familiare. L’Italia è impegnata in Sudan nell’uguaglianza di genere e empowerment femminile e le iniziative con UNWOMEN ne sono l’evidenza. Le donne sono la spina dorsale del lavoro in agricoltura, e sono un ingrediente fondamentale nella lotta contro la povertà estrema, la fame e la malnutrizione.
In occasione della Giornata Internazionale della Donna il prossimo 8 marzo, il cui tema quest’anno è “Balance for Better”, da AICS Khartoum desideriamo lanciare un forte messaggio: è fondamentale contemplare il mainstreaming di genere in tutte le fasi della programmazione di iniziative di sviluppo, promuovendo azioni specifiche per l’uguaglianza di genere e per i diritti delle donne e delle bambine riconoscendo i diversi bisogni di uomini e donne in tutte le politiche e azioni.
L’uguaglianza di genere non è solo per le donne, ma è per tutti. Tutti i giorni. Tutti i mesi.