La cultura contribuisce direttamente ai cinque pilastri dell’Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partenariato. In particolare, la Cooperazione Italiana valorizza la cultura come strumento di sviluppo socio-economico, dunque strumento di Prosperità. Tale approccio ha una storia che affonda le radici nella conferenza Culture Counts di Firenze (1999), co-promossa dalla Banca Mondiale e dal Governo italiano in cui, in maniera all’epoca innovativa, si affermava il ruolo della cultura nello sviluppo sostenibile interpretandola come poliedrica risorsa. Il G20 della cultura del 2021 a Roma ha riaffermato il ruolo della cultura come risorsa per l’economia dei servizi, innanzitutto, ma anche per l’economia della conoscenza e l’economia della sostenibilità.
In linea con questo approccio, sin dall’avvio della propria operatività l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) ha iniziato a investire nel settore cultura arrivando a erogare un totale di 70 milioni di euro nell’arco dei primi sei anni di attività (2016-2021). Queste risorse sono state distribuite tra quattro aree principali di intervento: protezione del patrimonio culturale materiale e immateriale, tangibile e intangibile; sviluppo delle industrie culturali e creative; sviluppo del turismo sostenibile; educazione e sensibilizzazione alla cultura.
Aics può contare su un’expertise consolidata nel settore della tutela e salvaguardia del patrimonio culturale materiale e immateriale, un settore dove l’Italia dispone di una straordinaria capacità di generare valore aggiunto. Se gli interventi sul patrimonio sono una priorità per la salvaguardia del tessuto socioculturale dei territori su cui insistono, come testimoniano i progetti attivi in Tunisia e Marocco per il nord Africa e a L’Avana per l’America Centrale, allo stesso tempo le azioni sul patrimonio sono catalizzatori di sviluppo del turismo sostenibile. Si segnalano in questa prospettiva gli interventi sui siti Unesco patrimonio dell’umanità di Petra, in Giordania, e di Baalbek e Tiro, in Libano. Aics promuove il settore anche supportando partenariati innovativi tra soggetti diversi della Cooperazione: per esempio in Bosnia Erzegovina dove, con il progetto DDT-Digital Destination Tuzla, lavorano insieme imprese italiane (profit), organizzazioni della società civile (no profit) ed enti pubblici locali per promuovere il turismo sostenibile.
A testimonianza del crescente impegno nel settore cultura, Aics ha avviato iniziative nei Balcani Occidentali anche come organizzazione qualificata per realizzare progetti finanziati dalla Commissione Europea. In particolare, nel 2020 la Commissione ha affidato ad Aics la realizzazione di un’iniziativa in Albania per la tutela e la valorizzazione del prestigioso sito archeologico di Byllis, con l’obiettivo di sviluppare le risorse locali e il turismo sostenibile nel territorio e, nel 2021, un nuovo intervento che si rivolge all’intera regione dei Balcani Occidentali (The European Union, Unesco, the British Council and the Italian Agency for Development Cooperation launch the project ‘Culture and Creativity for the Western Balkans’).
Il progetto C&C4WB promuove lo sviluppo delle industrie culturali e creative come strumento di crescita economica e di stabilità sociale, confermando l’interesse dell’Agenzia per un settore in evoluzione, di cui i progetti Aics in Tunisia e a Cuba costituiscono ulteriore esempio. Combinando capacità creative, attività di produzione e di distribuzione di beni e servizi culturali, le industrie culturali e creative generano occupazione e reddito e contribuiscono a strutturare una sfera pubblica democratica e aperta all’espressione della creatività e delle diversità culturali, tutti elementi fondamentali per lo sviluppo socio-economico.
La cultura per Aics è oggetto di attenzione e di riflessione continua, anche in collaborazione con i partner della Rete Europea delle Agenzie istituzionali di Cooperazione allo Sviluppo (Practitioners’ Network). In questo contesto Aics organizza eventi di scambio e informazione, tra cui il recente webinar dedicato alla protezione del patrimonio culturale come motore di sviluppo sostenibile nel Bacino del Mediterraneo (24 novembre 2021, ‘Protecting Cultural Heritage’ Webinar report) e il workshop dedicato alla Cultura nella rigenerazione dei contesti urbani e rurali in America Centrale (28 giugno 2022).