L’8 marzo l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) celebra le donne che considera agenti di cambiamento e di sviluppo economico, politico, civile, culturale e sociale per le loro comunità e i loro Paesi in tutto il mondo. Forte di questa convinzione, l’Agenzia continua a ritenere l’uguaglianza di genere una delle priorità per l’azione della cooperazione allo sviluppo italiana. Per questo l’Aics è impegnata con le sue due sedi in Italia e con le 18 sedi estere nel rimuovere gli ostacoli che rallentano il raggiungimento di una reale parità tra i sessi a discapito dei diritti delle donne. La componente di genere è trasversale e presente in tutti i progetti sostenuti dall’Aics, ma le iniziative dove questo focus è preponderante riguardano la lotta alla violenza contro le donne, alle mutilazioni genitali femminili e ai matrimoni precoci, il sostegno psicosociale alle vittime, l’educazione femminile, la salute sessuale e riproduttiva, l’empowerment economico delle donne, la loro inclusione finanziaria fino all’accesso al credito per le imprenditrici.
L’Aics è sempre vicina alla donne in situazioni di crisi, come nel caso della guerra in Ucraina. Dallo scorso anno sostiene le alle donne ucraine con 14 progetti di prima emergenza a favore della popolazione più vulnerabile per un valore di oltre 12 milioni di euro. Sono oltre 10.000 le donne sostenute in 15 anni dall’attività di cooperazione nei Balcani Occidentali, secondo i dati presentati nel 2022 da Aics Tirana. Grazie all’Italia 2.500 di loro hanno trovato un nuovo lavoro, aperto una microimpresa o ricevuto una formazione, mentre sono stati supportati finanziariamente e operativamente tre rifugi anti-violenza. Lo scorso anno la sede ha anche lanciato una campagna contro la violenza di genere.
L’Aics promuove in Colombia l’equità e l’inclusione sociale e produttiva delle donne residenti nelle aree rurali, tramite il “Programma di Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (Dret II)” e il progetto di sviluppo territoriale a Mapiripán. Anche Aics L’Avana promuove l’empowerment economico femminile nell’ambito dell’iniziativa “Localizzando l’Agenda 2030 a Cuba”, implementata dall’Undp, attraverso la quale si sostiene l’esperienza di imprenditoria femminile della “Red de emprendedoras” e la piattaforma web dell’Osservatorio di genere, lanciata quest’anno in occasione della Giornata internazionale della donna. In modo simile Aics San Salvador con il programma “Melyt”, realizzato da UN Women e giunto alla sua seconda fase, promuove l’imprenditorialità femminile e la creazione di cooperative per la redistribuzione del lavoro domestico e di assistenza che ricade generalmente sulle donne.
In Medio Oriente Aics Amman dal 2019 sostiene la resilienza delle donne rifugiate siriane e di quelle giordane a rischio attraverso la creazione di un contesto sociopolitico favorevole al loro empowerment economico. In Giordania, tra le altre cose l’Agenzia finanzia l’inclusione di bambine e bambini con disabilità nelle scuole pubbliche. In Iraq, la cooperazione lavora per assicurare alle donne e alle ragazze sopravvissute alla violenza di genere un equo accesso alla giustizia e un adeguato supporto psicosociale.
Molte le iniziative che hanno le donne come protagoniste in Africa. Tra le più longeve “Let It Not Happen Again”, giunta ora alla sua quarta fase. Dal 2019 punta a migliorare l’accesso alla giustizia per le vittime di violenza di genere in Kenya e, in particolare, per le donne sopravvissute a violenze durante i periodi elettorali. In Mozambico l’Aics sostiene invece sei Case Mae Espera come quella di Rotanda, una struttura che ospita le donne in attesa di partorire, donne soggette a rischio ostetrico o donne con difficoltà di accesso ai servizi sanitari. In Burkina Faso, un progetto finanziato da Aics Ouagadougou propone una serie di attività di sensibilizzazione a beneficio delle famiglie per diffondere buone pratiche di agricoltura familiare per una dieta nutriente e diversificata nelle aree rurali. L’agricoltura è al centro di un progetto della sede Aics di Addis Abeba nella regione etiope dell’Oromia. L’iniziativa ha l’obiettivo di supportare la modernizzazione e la sostenibilità delle filiere agricole anche attraverso il coinvolgimento delle donne. La sede Aics di Tunisi finanzia in Tunisia startup e micro-imprese femminili, mentre in Marocco contribuisce all’inclusione socio-economica delle donne e alla scolarizzazione delle bambine. In Libia tra i risultati rilevanti, si segnala l’istituzione per mano di Unpfa di un numero verde e la riabilitazione di uno spazio multifunzionale per donne e bambine vittime di violenza e abusi dove, grazie ai fondi italiani sono state avviate attività di formazione su aiuto psico-sociale, benessere mentale e prevenzione della violenza di genere. In Algeria Aics è presente nei campi per rifugiati saharawi dove sono stati installati spazi ludico-pedagogici capaci di accogliere mamme e bambini. Per ricordare che la violenza di genere non è solo fisica, in occasione della Giornata internazionale della donna 2023, Aics Dakar ha lanciato in Senegal una campagna di comunicazione contro la violenza verbale con al centro un video dal titolo “Ogni parola conta”.
Dietro tanti progetti in tutti questi Paesi ci sono altrettante voci di donne, ragazze e bambine, che raccontano storie difficili ma piene di speranza. Le simboleggia bene Amina che ha appena registrato la piccola Sulafa grazie a una campagna di sensibilizzazione organizzata da Aics Khartoum a Mayo, in Sudan:
“Finalmente la mia piccola figlia ha un certificato e un’identità, potrà andare a scuola, studiare e sperare in un futuro migliore” dice.
Aics Tunisi – Donne e ricerca per combattere il cambiamento climatico. È la storia di Nabila che cerca di migliorare la produzione di datteri nel sud-ovest desertico della Tunisia, ormai sempre più colpito da siccità e avanzata della sabbia. L’istituto di ricerca di Nabila è un partner di Aics che in questa regione è presente da ormai 30 anni. © Aics Tunisi