Coopera 2022 – Aics presenta il piano di educazione alla cittadinanza globale

“L’educazione alla cittadinanza globale è uno dei temi più importanti portati da Aics a Coopera 2022 perché aggiunge qualcosa alle attività di cooperazione. Rivolgendosi a tutti i cittadini, va oltre agli addetti ai lavori, per creare una comunità globale”. A dirlo Leonardo Carmenati, vicedirettore tecnico dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, intervenuto per aprire il side event di Aics dal titolo […]

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24 Giugno 2022

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“L’educazione alla cittadinanza globale è uno dei temi più importanti portati da Aics a Coopera 2022 perché aggiunge qualcosa alle attività di cooperazione. Rivolgendosi a tutti i cittadini, va oltre agli addetti ai lavori, per creare una comunità globale”. A dirlo Leonardo Carmenati, vicedirettore tecnico dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, intervenuto per aprire il side event di Aics dal titolo “Educazione alla cittadinanza globale: un piano di azione comune”, durante la prima giornata della Seconda Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo. Il piano, che riguarda l’educazione dei cittadini verso una dimensione globale equa, inclusiva e sostenibile, è fatto di attività da svolgere in Italia nelle scuole, nelle università, con i Comuni e gli enti locali anche per diffondere i valori dell’Agenda 2030.

“Per redigere il piano di azione per la cittadinanza globale abbiamo aperto un tavolo coinvolgendo il ministero della Cultura, ministero della Transizione ecologica, ministero degli Esteri, enti locali, regioni, province, e organizzazioni della società civile”, ha detto il vice direttore tecnico. Il piano d’azione Egc, ha ricordato Carmenati, “prevede un bando da 20 milioni di euro che ha avuto grande partecipazione ed è in fase di aggiudicazione”. Il bando erogherà contributi a fondo perduto per gli enti territoriali. “Questa è l’unica attività dell’agenzia sul territorio nazionale e ci auguriamo che sia un’esperienza di successo” ha affermato Carmenati

“Dobbiamo fare in modo che queste le cinque P – Pace, Partnership, Persone, Pianeta, Prosperità – siano patrimonio globale e culturale della nostra comunità e l’Ecg serve proprio a fare in modo che i pilastri dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite vengano conosciuti da tutti” ha spiegato nella sua introduzione Grazia Sgarra, dirigente dell’ufficio VII – Soggetti di cooperazione, partenariati e finanza per lo sviluppo di Aics.

Sgarra ha ricordato che il piano di educazione alla cittadinanza globale è previsto dalla Strategia italiana per l’educazione alla cittadinanza globale ed è stato oggetto di specifica raccomandazione dell’Ocse durante la Peer Review del 2019. Anche la dirigente dell’ufficio VII ha sottolineato come “la redazione del documento del piano di azione nazionale è stata condivisa da più attori”.

Sgarra ha sottolineato il ruolo proattivo che il piano di azione stimola negli individui nelle loro comunità di appartenenza, che siano scuole o associazioni. “Questi luoghi devono diventare posti in cui parlare dei temi cari all’Agenda 2030 delle Nazioni Unite” ha detto Sgarra. “Il cambiamento che il piano si pone l’obiettivo di portare sarà monitorato, valutato e misurato” ha aggiunto.

Sgarra ha concluso il suo intervento riportando una definizione di Ecg che è scaturita dal tavolo multi-attoriale. L’educazione alla cittadinanza globale, secondo questa concezione, “risulta essere un concetto sommativo e integrativo, che si è costruito nel tempo a partire da una serie di parole chiave: interconnessione, solidarietà, cittadinanza attiva e responsabile, responsabilità condivisa, visione comune, rispetto dei diritti umani”.

Tra gli altri interventi Mara Cossu, della direzione generale per l’Economia circolare del ministero della Transizione ecologica, ha parlato delle sinergie tra sviluppo sostenibile ed educazione alla cittadinanza globale. Annarosa Cicala funzionaria del dipartimento per l’istruzione del ministero dell’Istruzione è intervenuta sul tema dell’educazione alla cittadinanza all’interno dell’educazione alla cittadinanza globale.

La prospettiva degli enti territoriali è stata invece esposta da Mirella Orlandi – Coordinamento tecnico delle regioni e delle province autonome – insieme a Vitandrea Marzano, Direzione Welfare, Lavoro, Innovazione, Sociale, Cooperazione Internazionale; Agenzia per la legalità del Comune di Bari. I diversi ruoli dell’università nel contesto del piano Egc sono stati al centro del contributo di Gabriella Calvano, della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile. Paola Berbeglia, di Concord Italia, ha invece parlato del ruolo ed esperienza della società civile nei territori.

Ultimo aggiornamento: 16/10/2023, 15:19