Venerdì 13 maggio, a Weissenhaus (Germania), i Ministri degli Esteri del G7 hanno approvato la dichiarazione Strengthening Anticipatory Action in Humanitarian Assistance che mira a rafforzare l’impegno dei Paesi membri nell’Anticipatory Action (AA), ossia nell’approccio innovativo per la gestione del rischio disastri che consente di ridurre l’impatto delle calamità.
L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), insieme alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, ha contribuito alla redazione del documento, confermando gli impegni assunti lo scorso anno dall’Italia all’High-Level Event on Anticipatory Action tenutosi a New York e con l’adozione del G7 Famine Prevention and Humanitarian Crisis Compact. Documento, quest’ultimo, quanto mai attuale data la crescente allarme per il rischio di insicurezza alimentare a livello globale, esacerbato dalla pandemia e dal conflitto in Ucraina.
Diventa sempre più impellente, quindi, l’esigenza di colmare il divario tra bisogni umanitari e risorse finanziarie mediante un cambio di paradigma, che metta al centro la prevenzione e consenta un uso più efficiente, efficace e lungimirante dei fondi disponibili.
Con la dichiarazione in parolai Paesi del G7 hanno, innanzitutto, elaborato una definizione condivisa di AA, che prevede tra gli elementi essenziali la pre-identificazione di piani di azione, partner e meccanismi di finanziamento da attivare al raggiungimento di una soglia di rischio (trigger), individuata mediante modelli scientifici previsionali avanzati. Questa definizione di AA traccia le linee principali d’azione che guideranno le future iniziative di AA: i) migliorare la disponibilità e qualità delle informazioni e degli strumenti di analisi dei dati; ii) sostenere i Paesi partner nell’elaborazione e rafforzamento dei propri strumenti di pianificazione a livello locale, nazionale e regionale e delle strutture di DRR; iii) incrementare le risorse finanziarie dedicate ad AA.
A tal fine, i Paesi del G7 si sono impegnati anche ad elaborare una metodologia condivisa per tracciare i finanziamenti dedicati all’AA, stabilendo altresì una baseline di riferimento.
Il documento mira, inoltre, ad alzare il livello di ambizione in materia anche mediante l’integrazione sistematica dell’azione preventiva nel ciclo umanitario, in linea con le Recommendations on Scaling-up DRR in Humanitarian Action 2.0 di UNDRR, nonché aumentando gli sforzi volti ad applicare l’AA anche nei contesti di crisi protratta e conflitto.
Nel raggiungimento di questi obiettivi, il G7 attribuisce un ruolo cruciale agli attori locali e ad un approccio inclusivo. Al riguardo, i membri del G7 si sono impegnati a sostenere le comunità locali, la società civile e le autorità dei Paesi partner affinché svolgano un ruolo guida nell’analisi e nella gestione del rischio di catastrofi, nella raccolta dei dati, nella preparazione e nella programmazione.