L’Acqua sacra. Simboli e tradizione del Senegal

Da una ventina d’anni, organizzazioni internazionali e della società civile partecipano a dibattiti su economia, sviluppo, ambiente con iniziative che implicano la spiritualità dei popoli, le religioni, il savoir-faire tradizionale[1]. La «Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale» dell’UNESCO (Parigi, 17/10/2003) ha riaffermato con forza l’importanza del patrimonio culturale immateriale come crogiuolo della diversità culturale e garante […]

Data:

27 Marzo 2022

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2 min

Da una ventina d’anni, organizzazioni internazionali e della società civile partecipano a dibattiti su economia, sviluppo, ambiente con iniziative che implicano la spiritualità dei popoli, le religioni, il savoir-faire tradizionale[1].
La «Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale» dell’UNESCO (Parigi, 17/10/2003) ha riaffermato con forza l’importanza del patrimonio culturale immateriale come crogiuolo della diversità culturale e garante dello sviluppo sostenibile.
Il patrimonio culturale immateriale è costituito da pratiche, rappresentazioni, credenze, espressioni, conoscenze e saperi che una comunità riconosce come parte della propria eredità, della propria identità.

Qual è il suo ruolo nello sviluppo sostenibile?

Le comunità hanno elaborato un considerevole corpus di conoscenze tradizionali in tutti i settori (agricoltura, pesca, cibo, salute, ambiente), basate su un approccio globale alla vita rurale e al loro ambiente specifico nel quale credenze e spiritualità hanno un loro posto imprescindibile.

Così l’acqua è vista come un bene comune per tutti gli esseri viventi, parte di un equilibrio naturale che non deve essere turbato da gesti inappropriati, soffocato da una gestione sconsiderata dell’ambiente poiché un filo sottile unisce i due mondi, visibile e invisibile. La progressiva distruzione di questo filo conduce, alla lunga, a conseguenze dannose.
Occorre un approccio multidisciplinare per conoscere e riconoscere questo patrimonio culturale immateriale al fine di valorizzare i diversi sistemi di pensiero e dargli la possibilità di contribuire alla risposta alle sfide del nostro tempo su sviluppo sostenibile e ambiente.
Cambiamenti climatici, riduzione della biodiversità, diminuzione delle risorse naturali, aumento dei rischi ambientali, guerra per l’acqua….

Ecco che l’antropologia invita i professionisti dello sviluppo ad una comprensione più profonda e più costruttiva delle relazioni tra uomini e natura, e tra comunità.

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I significati simbolici dell’acqua possono essere ridotti a tre temi dominanti: fonte di vita: le acque primordiali dei miti cosmogonici e la pioggia fertilizzante; mezzo di purificazione: l’acqua lava via lo sporco simbolico; mezzo di rigenerazione corporea e spirituale: l’immersione in acqua è rigenerante, opera una rinascita nel senso che è insieme morte e vita.

Questi tre temi si ritrovano nelle tradizioni più antiche e formano le più svariate combinazioni simboliche.

Le acque rappresentano l’infinità delle possibilità: contengono il virtuale, l’informale, il germe della vita, della rinascita ma anche la minaccia della regressione e della morte.

Mulinelli, sabbie mobili, forti correnti, luoghi stregati dalle forze occulte che vi abitano.

Questo mondo misterioso legato all’acqua (stagni, paludi, lagune, mare, fiume, pozzi) ingloba gli animali che vivono dentro e vicino all’acqua: essi sono considerati ricettacoli della sua forza sacra. E poiché l’acqua è un elemento femminile e materno, simbolo di fertilità, questi animali sono simbolicamente associati alla vita e agli Antenati ma anche a creature soprannaturali con il potere di vita e di morte.

Serpenti, lucertole e lamantini (Mami Wata) popolano i miti e le credenze di tutta l’Africa occidentale.

Kaolack[2] è la sede di un culto del varano, protettore della città. Questo animale totem, comunemente chiamato Mboosé, non può essere catturato né picchiato, ferito e deriso lungo tutto il fiume Saloum. I pescatori offrono a Mboosé latte e monete affinché il mare sia calmo e pescoso, le donne sterili gli chiedono un bambino.


[1] Per esempio, il World Wildlife Found (WWF) con l’iniziativa «Sacred earth : faiths for conservation » o il programma di UNEP “ Religions and environmental protection”[1].

[2] Città portuaria sul fiume Saloum, 192 km a sud di Dakar

Ultimo aggiornamento: 16/10/2023, 15:56