Continua la partnership tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani (Inmi) di Roma a favore della salute dei più vulnerabili. È stata siglata il 12 aprile presso l’ospedale romano la convenzione per un intervento sanitario a beneficio della popolazione ucraina sfollata in Romania e delle comunità ospitanti. L’accordo è stato firmato dal direttore generale dell’Aics, Luca Maestripieri, e dal direttore generale dell’Inmi Lazzaro Spallanzani, Francesco Vaia, alla presenza di Lucio Demichele, capo dell’unità per l’Aiuto umanitario e l’emergenza della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo (Dgcs) del ministero degli Affari esteri.
Nell’ambito del progetto, finanziato dalla Cooperazione italiana per 650mila euro e implementato dallo Spallanzani, saranno potenziati i servizi di diagnosi e cura di Hiv, tubercolosi e malattie infettive emergenti dell’ospedale Sighetu Marmației, a Sighet, nella zona di confine tra Romania e Ucraina, fornendo così sostegno ai cittadini ucraini che fuggono dalla guerra. La risposta italiana prevederà anche l’invio di personale medico altamente qualificato, la formazione di quello locale e la creazione e implementazione di protocolli gestionali ad hoc per far fronte a possibili crisi epidemiologiche durante le evacuazioni di massa.
Vista la sua posizione di confine con l’Ucraina, la comunità di Sighet ha cominciato a ospitare la popolazione rifugiata immediatamente dopo l’invasione russa del 24 febbraio 2022. A settembre erano già 300.000 i profughi ucraini transitati nella zona e un intervento a sostegno del sistema sanitario locale era stato richiesto dalla Direzione sanitaria dell’ospedale Sighetu Marmației, d’intesa con la Regione Lazio. L’iniziativa rientra nell’ambito di un memorandum di cooperazione tra Italia e Romania del febbraio 2022 ed è stata autorizzata settembre dalla vice ministra degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Marina Sereni.
Il direttore generale dell’Aics, Luca Maestripieri, ha lodato la fruttuosa partnership tra l’Agenzia e l’ospedale romano: “La firma di questo accordo fra l’Aics e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani è un grande traguardo, e rinnova la collaborazione che da anni è sempre intercorsa tra l’Istituto e la Cooperazione italiana nel settore della cooperazione internazionale, in particolare nel settore della Salute e delle malattie infettive soprattutto in contesti di emergenza”.
L’Agenzia pertanto, ha continuato Maestripieri, “confida nella grande esperienza dello Spallanzani, Istituto di spessore nazionale ed internazionale nell’ambito delle malattie infettive – come recentemente confermato anche dal ruolo che quest’ultimo ha svolto nella gestione della pandemia Covid 19 – non solo per gli interventi strettamente legati alla gestione sanitaria delle attività, ma anche per le sue capacità di intervenire in contesti emergenziali come quello di un conflitto bellico, al fine di prevenire potenziali e probabili recrudescenze epidemiologiche”. Maestripieri si è quindi augurato che la collaborazione con l’Istituto Spallanzani “possa rimanere in futuro costante e attiva per poter affrontare con adeguata preparazione le sfide globali che, soprattutto nel settore della salute e della cooperazione allo sviluppo, sono purtroppo in costante aumento”.
Quest’ultima iniziativa è parte della risposta alla crisi ucraina messa tempestivamente in campo dalla Cooperazione Italiana da febbraio 2022, per un importo totale complessivo di 150 milioni di euro.