La seconda edizione della Conferenza Euro-Mediterranea “Mare Climaticum Nostrum. Un Mare di Cooperazione”, tenutasi a Firenze il 14 e 15 novembre 2023, è stata l’occasione per presentare la mappa aggiornata dei rischi climatici attuali e previsti nell’area del Mediterraneo.
Il programma della manifestazione, alla quale ha partecipato anche l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), ruotava intorno a tre convegni. Presso il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, dalla mattina del 14, si è svolto quello inaugurale intitolato “Cambiamenti climatici e crisi climatica nell’area euromediterranea”. La conferenza è quindi proseguita il giorno successivo con due momenti dedicari ai “Rischi idrici e prevenzione dei disastri” e a “Youth for Climate” nella Sala Plenaria della Fortezza da Basso.
“In un’iniziativa di cooperazione allo sviluppo il successo delle misure di adattamento, legato al livello di mitigazione raggiunto, si realizza nella misura in cui vengono soddisfatti gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile incardinati sul Pilastro Pianeta dell’Agenda 2030,” ha dichiarato nel suo discorso di apertura, il responsabile della Comunicazione e delle Relazioni istituzionali di AICS, Emilio Ciarlo. “Per finalizzare tutto ciò, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha elaborato degli strumenti agili di analisi della sostenibilità ambientale e climatica, sia in ambito di sviluppo che di aiuto umanitario, nonché una manualistica che introduce alla Valutazione di Impatto Ambientale e analisi del rischio e strumenti di calcolo dell’impronta ecologica in progetti di cooperazione. In questo cambio di paradigma, che metta al centro la prevenzione e consenta un uso più efficiente, efficace e lungimirante dei fondi disponibili, va segnalato come nel 2022 il totale erogato dall’Agenzia di fondi destinati all’aiuto umanitario è ammontato a 320,55 milioni di euro”.
Appuntamento inserito nella road map italiana verso il Mediterranean Water Forum di febbraio 2024 a Tunisi e del World Water Forum di maggio 2024 a Bali, “Mare Climaticum Nostrum. Una Mare di Cooperazione” è stato coordinato dall’AICS, dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici con l’obiettivo di stabilire una strategia di collegamento con le aree dei Paesi del Mediterraneo più a rischio.