È iniziata oggi Blue Sea Land, la fiera della blue economy di Mazara del Vallo giunta alla dodicesima edizione. Il focus di quest’anno sono è “Transizioni – un ponte verso un mare che cambia”. La manifestazione guarda infatti alle attività connesse all’economia blu in un’ottica di sostenibilità e di sistema che trascende i confini territoriali perché il mare sia legame tra i popoli e motore di una prosperità condivisa.
Fino al 22 ottobre, attraverso conferenze di alto livello e una fiera multietnica, la manifestazione avrà come unico filo conduttore una piattaforma per rinnovare il dialogo tra i Paesi europei, africani e mediorientali nel tentativo di trovare soluzioni condivise a attività di comune interesse. I temi previsti dal programma dei convegni includono la bioeconomia circolare, l’economia blu, la sicurezza marittima, la salvaguardia delle risorse del mare, la pianificazione spaziale marittima e costiera, l’agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare, le iniziative dei Paesi stranieri nei settori della pesca e dell’agricoltura sostenibile.
La manifestazione vede la partecipazione di numerose autorità governative, rappresentanti diplomatici, funzionari di organizzazioni internazionali, distretti marittimi e agroalimentari nazionali e mediterranei, oltre a ricercatori e operatori economici. Presente anche una delegazione dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) che partecipa ad alcuni panel e con un proprio stand.
Nella giornata inaugurale Emilio Ciarlo, responsabile per i rapporti istituzionali e la comunicazione dell’Agenzia ha moderato un incontro dal titolo “Le politiche di pesca nei Paesi del Mediterraneo e dell’Africa”, durante il quale sono intervenuti il ministro della Pesca del Ghana, Mavis Hawa Koomson e gli ambasciatori in Italia di Mozambico, Zambia e Camerun. Ha partecipato anche Luca Sammartino, Assessore dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea della Regione Sicilia.
Dopo i saluti introduttivi di Salvatore Quindi, sindaco di Mazara del Vallo, Nino Carlino, presidente del Distretto della Pesca, ha evidenziato l’importanza di cooperare con i Paesi del Nord Africa: “Essendo il Mediterraneo un bene comune le buone pratiche messe in atto devono essere condivise”. Anche Ciarlo, da parte sua, ha sottolineato come la pesca, tanto importante per l’Italia, deve essere un elemento di sviluppo anche per l’Africa.