In risposta al massiccio sfollamento in Sud Sudan, le Nazioni Unite hanno annunciato lo stanziamento di 10 milioni di dollari a valere sul Central Emergency Response Fund (CERF), il fondo centrale per la risposta alle emergenze delle Nazioni Unite – sostenuto anche dall’Italia per consentire una risposta efficace e rapida alle crisi umanitarie da parte delle organizzazioni presenti loco.
Dal 15 aprile 2023, a causa della crisi in Sudan, quasi 490.000 persone sono fuggite nei paesi limitrofi, in particolare in Sud Sudan. Da metà dicembre 2023, si è verificato un aumento significativo del numero giornaliero di nuovi arrivi, con una media di 1.800 persone al giorno, e sono previsti migliaia di arrivi nei prossimi sei mesi. Le persone che giungono nel Paese necessitano di assistenza umanitaria salvavita, ma alcuni siti sono già sovraffollati: aggravando ulteriormente le condizioni sanitarie in tutto il Paese, incluso nei campi rifugiati, nei centri di transito nei paesi limitrofi, nei valichi di frontiera dove arrivano le persone in fuga.
Nello specifico, la somma stanziata dal CERF per il Sud Sudan sarà utilizzata per continuare a sostenere gli sforzi profusi per il benessere e la protezione dei nuovi arrivati da metà dicembre. Il finanziamento, infatti, aiuterà ad espandere rapidamente i servizi e le capacità essenziali, compreso il sostegno al trasporto, la costruzione di rifugi, la fornitura di acqua, servizi igienico-sanitari e l’offerta di sostegno in denaro.
La Cooperazione Italiana ha investito nel CERF secondo le disponibilità di bilancio annuali a valere sul budget dedicato agli aiuti umanitari. Alla luce delle crescenti esigenze umanitarie globali, dal 2016, il sostegno italiano al fondo delle Nazioni Unite è stato in costante aumento. Nel 2022 l’Italia ha raggiunto (per la prima volta dall’istituzione del CERF) il 9° posto tra i donatori del Fondo, con oltre 17 milioni di dollari versati. Nel 2023, l’erogazione di 15 milioni di euro ha consentito di posizionarsi nel gruppo dei principali 10 donatori del Fondo che al momento vede nelle prime posizioni Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Germania, Norvegia, Danimarca, Canada, USA, Belgio e Italia.