La Cooperazione Italiana ha riaffermato il proprio impegno nella promozione della legalità, della trasparenza e della lotta alla corruzione in Ucraina durante un tavolo di discussione, tenutosi presso la Sede Regionale di AICS Kiev con una delegazione di UNDP, impegnata nel Paese con progetti dedicati a coesione sociale, sviluppo delle istituzioni e trasparenza, e Giovanni Kessler, già Direttore dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) dal 2011 al 2017. Il tavolo di lavoro si è tenuto dopo un primo incontro in Ambasciata alla presenza dell’ambasciatore Pier Francesco Zazo.
Pietro Pipi, Titolare della Sede Regionale di AICS Kiev, ha spiegato che il contributo imminente di 500.000 euro destinato all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), parte integrante dell’ “Ukraine Country Programme“, mira a sostenere specificamente il rafforzamento della rule of law e delle iniziative contro la corruzione nel Paese.
“Questa iniziativa si inserisce negli sforzi del Governo italiano nel perseguire gli obiettivi stabiliti nel Memorandum d’Intesa per promuovere riforme fondamentali e accompagnare l’Ucraina in un percorso di adesione prospettica all’Unione Europea. Con questo finanziamento, la Cooperazione Italiana conferma il suo impegno concreto e tangibile nel sostenere il Paese nella sua transizione verso una governance della cosa pubblica più trasparente, efficiente e rispettosa della legalità“, ha concluso Pipi.
Durante la conferenza, Kessler ha illustrato le pratiche europee nella lotta contro la corruzione, condividendo riflessioni sulla storia del fenomeno in Ucraina e sottolineando la forte attività di contrasto esercitata oggi da associazioni indipendenti, società civile e giornalisti.
“La solidarietà internazionale in tempi di conflitto è vitale – ha spiegato – in particolare ora che grandi flussi di finanziamenti stanno arrivando e devono essere utilizzati con la massima trasparenza. In tal senso, l’Italia può svolgere un ruolo chiave attraverso la sua partecipazione nelle istituzioni internazionali”.
Non da ultimo, si è dedicata attenzione agli aspetti legati all’impatto della corruzione sulle questioni di genere e alla necessità di vigilare attentamente sui potenziali fenomeni di sextorsion. La prevenzione di tali pratiche abusive, specialmente in contesti fragili, richiede un impegno congiunto e una costante vigilanza, soprattutto all’interno delle organizzazioni e delle reti internazionali.