L’8 marzo è un simbolo: una giornata che ci costringe a riflettere sul valore della diversità ma anche – purtroppo – sulla continua lotta che tante donne, ragazze e bambine devono condurre nella loro vita quotidiana per sopravvivere in un mondo che le vede gravemente discriminate solo esclusivamente perché femmine.
Una giornata non basta, evidentemente, per invertire la rotta, rimettere i diritti delle donne, ragazze e bambine al centro, promuovere società giuste, inclusive e pacifiche. I dati ci dicono quanto ancora sia lungo il percorso per raggiungere l’uguaglianza di genere, che al passo attuale, potrà potenzialmente essere annullato in 131 anni, con picchi di 152 anni in Nord Africa e nel Medioriente e 189 nell’Asia dell’est e Pacifico.
È necessaria un’azione quotidiana, che permea l’azione di tutti e tutte in qualunque ambito di intervento. Ed è questa l’ambizione di AICS, che seguendo la guida strategica delle Linee guida sull’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne, ragazze e bambine, è impegnata in un percorso per potenziare le proprie capacità di mettere le donne al centro della propria azione.
Tali sforzi, sono anche racchiusi nel contributo che l’AICS fornisce annualmente per la redazione del Bilancio di genere, relativo al Rendiconto generale dello Stato 2022 trasmesso in Parlamento e pubblicato lo scorso 11 gennaio. Il Bilancio di genere, nell’analizzare le politiche settoriali delle amministrazioni italiane mirate a ridurre le diseguaglianze di genere, evidenzia che le spese per le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo – attuate prevalentemente dall’AICS – rappresentano il 12,5 per cento delle spese classificate come dirette a ridurre le disuguaglianze di genere. Inoltre, rispetto al passato, è stato individuato un numero maggiore di progetti che, pur non essendo rivolti prioritariamente alla riduzione delle disuguaglianze (OECD gender marker “principal”) hanno comunque un significativo target di genere (OECD gender marker “significant”). È inoltre motivo di orgoglio come siano rilanciati all’interno del Bilancio di genere alcuni elementi del manuale “La rigenerazione integrata e ambientalmente sostenibile di una baraccopoli”, approfondimenti sul Glossario di genere dell’AICS e le iniziative realizzate dalle Sedi AICS di Tirana, Dakar, Gerusalemme e Bogotà per la valorizzazione degli interventi nel settore.
In occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle donne, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, con l’impegno di tutti i suoi Uffici e Sedi estere, ribadisce il proprio impegno nella lotta alle discriminazioni di genere e per la promozione del ruolo e leadership delle donne. Nei prossimi giorni daremo perciò testimonianza delle attività condotte dalle Sedi estere: progetti diversi ma con un unico comune denominatore.