Il coinvolgimento delle donne sui progetti di AICS in Libano e Siria

L’attenzione a bambine, ragazze e donne nel quadro delle iniziative AICS si è realizzata, in particolare, attraverso il miglioramento del loro accesso ai servizi di base nei settori dell’istruzione e della salute, oltre che promuovendo opportunità lavorative in modo da favorire il miglioramento delle loro condizioni economico-sociali

Data:

13 Marzo 2024

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In Libano, le principali barriere per la partecipazione delle donne alla vita economica sono le leggi sullo status personale, l’accesso limitato al credito e gli ostacoli all’accesso all’imprenditorialità e al contesto imprenditoriale. La partecipazione femminile alla forza lavoro è diminuita in modo significativo, con un tasso attuale di solo il 32% rispetto al 72% per gli uomini nel 2022. Le molteplici crisi che hanno toccato negli ultimi anni il Paese hanno esacerbato la capacità delle donne di generare reddito e migliorare il proprio sostentamento, come dimostra il maggior numero di perdite di posti di lavoro tra le donne rispetto agli uomini.

Il Paese ha, tuttavia, una vivace società civile estremamente attiva nel promuovere l’uguaglianza di genere; i leader che promuovono il cambiamento hanno dimostrato l’importanza di investire sui dialoghi in cui si possano prendere in considerazione i bisogni rilevati secondo un approccio olistico.

AICS Beirut attraverso il programma DROIT II, implementato con la OSC italiana ARCS e le ONG locali – Mouvement Social e AJEM, ha portato avanti numerose attività  per il miglioramento delle condizioni di vita e di detenzione delle donne detenute. AICS ha inoltre realizzato una campagna di attivismo durata 16 giorni contro la violenza sulle donne con il racconto di alcune storie di violenza che spesso ha portato le donne vittime in prigione.

In Siria le attività finanziate dalla Cooperazione Italiana hanno un focus intersettoriale, realizzando attività di tutela delle categorie in maggiore condizione di vulnerabilità a iniziative e che favoriscono la resilienza della popolazione, cercando di renderla meno dipendente dagli aiuti umanitari. L’attenzione a bambine, ragazze e donne nel quadro delle iniziative AICS si è realizzata, in particolare, attraverso il miglioramento del loro accesso ai servizi di base nei settori dell’istruzione e della salute, oltre che promuovendo opportunità lavorative in modo da favorire il miglioramento delle loro condizioni economico-sociali. Nel contesto di crisi protratta che caratterizza la Siria, i principali partner della Cooperazione Italiana sono le OSC italiane presenti nel territorio, le Agenzie specializzate delle Nazioni Unite e altri Organismi Internazionali, quali il CIHEAM.

Nel Governatorato di Raqqa, nel nordest siriano, la Cooperazione Italiana interviene dal 2019 con un programma implementato da UNFPA e UNDP volto al miglioramento della prevenzione e risposta alla violenza di genere e alla fornitura di opportunità di sostentamento al fine di supportare la resilienza delle famiglie target.

Nel corso del 2023, sono state istituite due squadre mobili integrate, due spazi sicuri per donne e ragazze e un centro comunitario, quali luoghi protetti per l’erogazione di servizi integrati di prevenzione e risposta alla salute sessuale e riproduttiva e alla violenza di genere, nonché attività di coinvolgimento di giovani.

Sempre nel Governatorato di Raqqa, la Cooperazione Italiana, in collaborazione con il CIHEAM, ha implementato attività a supporto della produzione agricola e animale, volta anche ad aumentare la sicurezza alimentare. Questa iniziativa prevede un focus specifico sul coinvolgimento attivo delle donne in tutte le fasi del progetto, da attività di rafforzamento delle competenze alla distribuzione di materiale e strumenti per supportare la loro produzione e renderle quindi indipendenti dagli aiuti e attive sui mercati locali.

Inoltre, l’emancipazione femminile è stato un tema di implementazione anche delle OSC italiane operative in Siria. Si riportano, a titolo esemplificativo, le attività implementate dalla OSC Armadilla nel Governatorato di Damasco per favorire l’autosostentamento delle donne beneficiarie e la graduale uscita da una situazione di emergenza caratterizzata dalla distribuzione di parcelle alimentari mensili. O ancora, le attività di formazione professionale per giovani donne e persone con disabilità che saranno implementate da We World-GVC ad Aleppo e Deir-Ez-Zor e che saranno seguite dalla distribuzione di start-up kit. Infine, molte OSC operanti in Siria (tra cui AVSI, ICU, COOPI) mantengono nei propri progetti percentuali specifiche di partecipazione di ragazze e donne ad attività volte ad aumentare le competenze tecniche e supporto alla produzione.

Ultimo aggiornamento: 13/03/2024, 12:12