Cooperazione internazionale, ruolo di Regione Lombardia e delle istituzioni nazionali e locali, Bandi dedicati e potenzialità del Piano Mattei: questi i temi principali del summit organizzato a Palazzo Lombardia, venerdì 5 aprile, con il coinvolgimento gli stakeholder della Cooperazione allo sviluppo lombardi e la Direzione generale per la Cooperazione allo sviluppo del ministero per gli Affari esteri e Cooperazione internazionale (MAECI) e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).
Al tavolo hanno partecipato il direttore Marco Riccardo Rusconi e Stefano Gatti, direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, oltre al vicepresidente della Regione Lombardia, Marco Alparone e il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo.
L’incontro è nato dalla consapevolezza che la Lombardia, territorio con la maggiore presenza di ong, punta a rilanciare le attività di cooperazione allo sviluppo, consolidando relazioni e di reciprocità fondate su una collaborazione sempre più stretta anche con le istituzioni nazionali. Il Bando 2023 è infatti il più cospicuo di sempre, per cui MAECI e AICS auspicano la più ampia partecipazione e l’Agenzia si sta spendendo per fornire la massima assistenza ai potenziali soggetti proponenti.
Come sottolineato dal direttore Rusconi, nel corso del suo intervento: “Il partenariato territoriale è uno strumento di primo piano per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in quanto permette di individuare più facilmente le priorità, di rispondere con maggiore efficacia alle necessità di sviluppo economico, ambientale e sociale dei territori, e di realizzare programmi di sviluppo sostenibile coerenti con tali necessità, mediante il coinvolgimento attivo degli attori locali che per loro natura operano su più livelli. Fondamentale si rivelerà disegnare e realizzare progetti di qualità, che andranno a rafforzare immagine e prestigio dell’Italia sul terreno della cooperazione allo sviluppo.”
“Questa è stata l’occasione – ha spiegato il vice presidente della Regione Marco Alparone – per mettere al centro un modello di sviluppo sostenibile che passa attraverso la cooperazione. Il ‘modello Lombardia’ con tutti i suoi attori, territoriali e istituzionali, può fare della cooperazione una rete che porta sviluppo e relazioni umane, fondamentali in una stagione come questa particolarmente difficile. Il nostro è un modello da esportare anche a livello nazionale, e che porta tante eccellenze, soprattutto nel campo della cooperazione internazionale. Eccellenze che possono e devono fare sinergia per portare a quello sviluppo sostenibile che è fatto di persone”.
“Oggi – ha spiegato il sottosegretario alla Presidenza con delega alle Relazioni internazionali ed europee, Raffaele Cattaneo – abbiamo voluto portare a Milano tutti i protagonisti delle attività di cooperazione internazionale. In questo modo potremo anche utilizzare gli strumenti e le risorse messi a disposizione, a cominciare dal bando aperto dall’Aics che stanzia 60 milioni per progetti degli Enti locali, ma nella prospettiva del Piano Mattei che mette a disposizione 5 miliardi e mezzo. La Lombardia sarà capofila di due progetti dedicati a Tunisia e Tanzania e si candida a diventare partner di un terzo destinato all’Albania, perché anche l’area dei Balcani è importante. Dopodiché vogliamo cogliere anche le opportunità offerte dal Piano Mattei di cui il sistema Lombardia si candida ad essere parte attiva”.