Il Mozambico è uno dei 30 paesi prioritari dell’iniziativa EW4All lanciata dalle Nazioni Unite nel 2022. Le emergenze meteorologiche e climatiche sono purtroppo ricorrenti nel paese, causando sofferenze umane, danni all’economia e all’ambiente. Specialmente in un contesto di crisi climatica è cruciale poter anticipare, prepararsi e rispondere tempestivamente agli impatti di fenomeni idro-meteorologici estremi come cicloni, inondazioni e siccità. I sistemi di allertamento (EWS- Early Warning System) hanno un ruolo fondamentale in questo contesto.
Per questo l’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo, Fondazione CIMA, la Protezione Civile Italiana e l’ONG WeWorld hanno unito le forze per dare supporto a INGD – Instituto Nacional de Gestão e Redução do Risco de Desastres, nel suo percorso di rafforzamento delle capacità di allerta precoce, attraverso la riorganizzazione del quadro legale di riferimento e l’implementazione di progetti dedicati, quale Ready2Act. Rimane la necessità di continuare a rafforzare, istituzionalizzare e declinare a livello periferico il sistema di allerta nazionale, consentendo alla protezione civile di prendere decisioni sulla base di informazioni di rischio scientificamente basate. Grazie all’Ambasciata italiana in Mozambico e ad AICS Maputo, che hanno favorito la connessione fra i sistemi di protezione civile italiano e mozambicano, e alla conoscenza locale dell’ONG WeWorld, con cui CIMA collabora da anni sulla Disaster Risk Reduction in Mozambico, si è arrivati a definire un’iniziativa di trasferimento tecnologico e formazione che contribuisce in questa direzione. Ready2Act, guidata da Fondazione CIMA, rappresenta il primo tassello applicativo del comune intento e visione di Mozambico e Italia sul tema della protezione civile.
Il 18 e 19 giugno si tiene a Maputo il primo seminario nazionale, in cui verranno condivise le attività sul tema Early Warning e Disaster Preparedness portate avanti in Mozambico dagli istituti locali e dalle agenzie internazionali. L’evento rappresenta un’occasione di dialogo sulla necessità di rafforzare il coordinamento multisettoriale e multilivello nelle varie fasi di prevenzione, preparazione e risposta.
Oltre ai già citati partners di progetto, intervengono a Maputo il presidente di Fondazione CIMA Luca Ferraris, il Direttore operativo del coordinamento emergenze del Dipartimento della Protezione Civile Italiana Luigi D’Angelo, l’Ambasciatore d’Italia in Mozambico Gianni Bardini, il Vice Presidente di INGD Gabriel Belem Monteiro e i rappresentanti di WeWorld, DNGRH – Direcção Nacional de Gestão de Recursos Hídricos, INAM – Instituto Nacional de Meteorologia, varie agenzie delle Nazioni Unite con UNDRR in testa, l’African Union Commission e altri partecipanti che rappresenteranno le istituzioni rilevanti coinvolte nelle azioni di Disaster Risk Reduction in Mozambico.
“La collaborazione con il Mozambico è iniziata nel 2015, dove abbiamo dato il nostro contributo scientifico sulla componente inondazioni nell’elaborazione di un primo profilo di rischio paese. Nel 2020 abbiamo lavorato con WeWorld nelle attività di riduzione del rischio di disastri nelle province di Manica e Cabo Delgado, avviando un proficuo dialogo con l’Istituto di Protezione Civile mozambicano (INGD) insieme al Dipartimento di Protezione Civile italiano, che ha portato alla definizione del progetto Ready2Act” dichiara Luca Ferraris, presidente di Fondazione CIMA. “Ci tengo a ringraziare l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, che ha favorito e dato indirizzo e propulsione a questo dialogo, finanziando l’iniziativa e inquadrandola nell’impegno italiano a livello continentale sui temi di preparazione e risposta tempestiva ai disastri, tra cui l’iniziativa AMHEWAS portata avanti con UNDRR e l’Unione Africana”.
“Dal 2020 AICS si concentra su Early Warning e Early Action. Durante la COP28, abbiamo ribadito il nostro impegno nel settore della riduzione del rischio di disastri, aderendo alla Carta ‘Getting Ahead of Disasters’, e in aggiunta, su nostra richiesta, è stata aggiunta nel Documento di Esito OECD DAC sul Climate Action and Finance in Fragile and Conflict-affected Contexts la seguente frase: ‘Riconosciamo che per la maggior parte dei contesti fragili, e per quelli che affrontano anche conflitti, affrontare queste realtà richiederà di lavorare attraverso il Nesso Umanitario-Sviluppo-Pace, integrando attività di rafforzamento della resilienza climatica e dell’adattamento, prevenzione dei conflitti, aiuti umanitari, Riduzione del Rischio di Disastri (DRR), inclusa l’azione anticipatoria e altre priorità politiche secondo necessità’” afferma Paolo Enrico Sertoli, direttore dell’ufficio AICS di Maputo. “In linea con l’impegno italiano a livello globale, AICS Maputo sostiene il progetto Ready2Act che mira a perfezionare i sistemi di allerta precoce multi-rischio presenti nel Paese, che possono ridurre al minimo i danni ai beni materiali nonché a salvare vite umane, con un’azione tempestiva e preparata all’evento naturale avverso potenzialmente disastroso, di cui il Mozambico è spesso teatro. Sottolineo, inoltre, che il progetto sarà implementato da Fondazione CIMA, che lavora da tempo in Mozambico e realizziamo insieme vari progetti similari nel continente africano, nonché il valore aggiunto dato dall’assistenza tecnica del Dipartimento Protezione Civile Italiano e dall’esperienza decennale in loco dell’ONG WeWorld. Infine esprimo gratitudine per la partnership con l’Istituto di Protezione Civile mozambicano (INGD) che ha dimostrato grande fiducia affidando a noi il miglioramento del sistema di allerta precoce nazionale”.
“Ancora oggi ricordiamo il drammatico passaggio in Mozambico del ciclone tropicale Idai, nel marzo del 2019, che causò violente alluvioni e la perdita di oltre 600 vite umane. In quell’occasione il Dipartimento della Protezione Civile, rispondendo alla richiesta di aiuto delle autorità di Maputo, coordinò l’invio e l’operatività di un Posto Medico Avanzato e di un team sanitario a Beira” aggiunge Luigi D’Angelo, Direttore operativo per il coordinamento delle emergenze per DPC. “Oggi, invece, siamo felici di supportare il Mozambico nel rafforzamento delle sue capacità di monitoraggio, previsione e allerta, nonché nella preparazione e nella risposta alle catastrofi naturali. Fare Protezione Civile vuol dire fare gioco di squadra e la nostra partecipazione a questo progetto ricorda, ancora una volta, l’importanza della prevenzione e della pianificazione, specie in un contesto generale che purtroppo continua a registrare un costante aumento di eventi meteo estremi”.