Bando Enti Territoriali-OSC: dal Comitato Congiunto dotazione extra di 85 milioni

Il Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo ha approvato una dotazione finanziaria aggiuntiva al “Bando 2023 per la concessione di contributi a Iniziative promosse da Enti Territoriali (ET) e dalle Organizzazioni della Società Civile (OSC)” per complessivi 84,8 milioni di euro, a valere sulle programmazioni 2025-2027. La dotazione permetterà di finanziare anche i progetti ritenuti inizialmente idonei ma non vincitori, tutti presentati dalle OSC.

Data:

24 Aprile 2025

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Il Comitato Congiunto per la Cooperazione allo Sviluppo, riunitosi il 2 aprile sotto la presidenza del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani e del Vice Ministro Edmondo Cirielli, ha approvato una dotazione finanziaria aggiuntiva al “Bando 2023 per la concessione di contributi a Iniziative promosse da Enti Territoriali (ET) e dalle Organizzazioni della Società Civile (OSC)”, gestito da AICS, per complessivi 84,8 milioni di euro, a valere sulle programmazioni 2025-2027. La dotazione in parola si aggiunge a quella iniziale di 180 milioni di euro e permetterà di finanziare anche i progetti ritenuti inizialmente idonei ma non vincitori, tutti presentati dalle OSC. Nel complesso, con la procedura in questione saranno dunque finanziate iniziative per un totale di circa 265 milioni di euro.

Il Bando AICS: un’opportunità per il mondo della Cooperazione
La “call”, pubblicata a gennaio 2024, ha segnato un momento importante per il mondo della cooperazione italiana: grazie al citato stanziamento iniziale di 180 milioni di euro da parte del Comitato Congiunto, l’Agenzia ha lanciato la selezione più ambiziosa mai dedicata a progetti di sviluppo sostenibile. La risposta è stata molto positiva: 258 proposte presentate, di cui 157 dalle OSC (con 27 realtà al debutto assoluto) e 101 dagli ET, in netta crescita rispetto al bando precedente sia per quantità che per qualità. La scadenza iniziale del 6 maggio è stata posticipata al 10 giugno 2024, su richiesta degli stakeholder, a conferma dell’interesse e della partecipazione attiva. Un elemento significativo e innovativo è stato il coinvolgimento del settore privato italiano: circa il 50% dei progetti prevede la partecipazione di imprese, segnando un salto di qualità nella collaborazione intersettoriale.

Le fasi del Bando in cifre
I numeri parlano chiaro: 248 proposte valutate, 80 sedute plenarie, 9 mesi di lavoro, 45 persone coinvolte tra funzionari e assistenti. Per garantire il massimo supporto, AICS ha allegato alla “call” una checklist di autovalutazione e ha attivato, in 24 casi, il soccorso istruttorio per evitare esclusioni su base puramente formale. L’intera fase di verifica è stata completata in 38 giorni lavorativi e solo 10 progetti sono stati scartati per errori amministrativi. La valutazione tecnica, affidata a due commissioni multidisciplinari (una per lotto), è partita già a inizio luglio e si è conclusa a fine novembre (5 mesi), in parallelo con le verifiche amministrative — una novità importante rispetto alle procedure precedenti. Dopo la valutazione, è iniziata la fase dei pareri di: 1) sicurezza: giudizio delle Rappresentanze diplomatiche; 2) capacità operativa in loco: valutazione delle sedi AICS (solo per le OSC). Comprensibilmente – tanto più nel contesto volatile che caratterizza attualmente diversi Paesi partner – l’arrivo dei pareri ha richiesto un maggior lasso di tempo, portando a un aggiornamento progressivo delle graduatorie. Per velocizzare i tempi, la raccolta degli Accordi di Partenariato è partita appena giunti i primi pareri, con l’ultimo pacchetto arrivato solo a marzo. Così, dopo 9 mesi di lavoro serrato, il 28 marzo 2025 è stata approvata la graduatoria finale.

I risultati: 80 progetti pronti a partire
Il bando ha selezionato 80 progetti: 24 per gli ET (circa 45 milioni di euro); 56 per le OSC (oltre 118 milioni di euro). Il Mozambico risulta essere il Paese più coinvolto, ma risorse significative sono state destinate anche a Etiopia, Kenya e Tunisia, con un focus su sviluppo urbano e sicurezza alimentare. Il Comitato Congiunto del 2 aprile ha approvato l’estensione del plafond del Bando a tutte le progettualità delle OSC risultate idonee (per gli ET non ve ne sono). L’estensione, di circa 85 milioni di euro, andrà a finanziare iniziative in Paesi non coperti dalla graduatoria iniziale, l’Ucraina fra tutti.

E ora? Spazio al miglioramento
Nonostante il giudizio complessivamente positivo confermato anche dallo stanziamento aggiuntivo, l’AICS ha già messo sul tavolo alcune proposte per semplificare e rendere più efficiente il processo. Tra queste, si riconosce la necessità di avviare un percorso che porti a bandi più mirati per settore e/o Paese, superando l’impostazione dell’attuale unico grande Bando Promossi, in favore di una maggiore focalizzazione e programmazione strategica. È un cambio di passo che parte da un principio chiave: più qualità, più coerenza, più impatto. Inoltre, si sta valutando di: concentrare la verifica amministrativa solo sui progetti che superano la prima fase di valutazione; posticipare la richiesta degli accordi di partenariato alla pubblicazione della graduatoria finale; ridurre i tempi burocratici, senza compromettere la qualità della selezione; semplificare la Documentazione Unica di Progetto (DUP) e la relativa griglia di valutazione. L’obiettivo resta quello di garantire un sistema più agile e accessibile, che valorizzi la qualità progettuale e favorisca una partecipazione ampia e consapevole. In questa prospettiva, l’Agenzia riaprirà a breve il tavolo di confronto con le OSC, per lavorare insieme alla definizione delle Procedure dei “Bandi Affidati” (dalle Sedi), passaggio fondamentale per alimentare una revisione condivisa e realistica anche dei “Bandi Promossi”.

Ultimo aggiornamento: 25/04/2025, 10:45