Sandra Milena Campo è una delle tante donne che in Colombia hanno deciso di impegnarsi per garantire una pace duratura alla propria comunità, scossa da conflitto e violenza. Attualmente residente nel municipio di San Estanislao de Kostka, nel dipartimento di Bolívar, questa donna afro-discendente è stata vittima di sfollamento a causa del conflitto armato; un conflitto armato che ha portato allo sfollamento di oltre 2,7 milioni di donne e che espone le donne – soprattutto afro-colombiane e appartenenti a popolazioni indigene – a continui rischi di violenze, che vanno dalle minacce, omicidio, terrorismo, tortura, fino alle sparizioni involontarie, schiavitù sessuale, stupri, abusi sessuali, gravidanze indesiderate e aborti.
Ma Sandra non si è data per vinta: il suo spirito di resilienza e la sua volontà di preservare la conoscenza tradizionale della sua comunità l’hanno portata ad entrare a far parte del Consiglio Comunitario El Mango de la Púa II, per rappresentare i diritti delle famiglie di discendenti di schiavi africani stabilitisi nell’area. D’altronde è noto: quando le donne sono incluse nei processi decisionali per la costruzione della pace e di risposta alle crisi, esse contribuiscono significativamente ad accelerare la ripresa economica, prevenire la radicalizzazione dei conflitti, oltre che far progredire l’uguaglianza di genere.
Oltre al lavoro a tutela della sua comunità, Sandra si dedica a varie attività produttive, quali la produzione artigianale di abiti e accessori e la coltivazione di alberi da frutto, piante officinali e fiori. L’impatto che queste attività hanno avuto sulla creazione di posti di lavoro e di reddito nella comunità l’hanno resa la vincitrice del Premio nazionale di Donne Trasformatrici della Colombia rurale 2022, nella categoria “Donna Conservatrice del Territorio”, riconoscimento assegnato dall’Agenzia nazionale del territorio (Ant) in collaborazione con il Programma DRET II, realizzato dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), in collaborazione con la Delegazione dell’Unione europea in Colombia e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’agricoltura.
Nell’ambito del premio, Sandra ha avuto l’opportunità di partecipare a uno scambio di esperienze in otto municipi del dipartimento di Boyacá, dove ha potuto incontrare altre donne che, come lei, stanno contribuendo allo sviluppo delle loro comunità con attività produttive nei settori dell’agricoltura, del turismo e dell’artigianato.
“Grazie a questa esperienza mi sono arricchita di nuove conoscenze, di persone meravigliose e di storie che mi incoraggiano a continuare a fare quello che faccio” racconta. “Alle donne contadine del resto del Paese vorrei dire che tutto è possibile e che bisogna continuare a tessere il proprio futuro, la propria famiglia, il proprio territorio e la propria cultura”.