Il Sottosegretario agli Affari Esteri Giorgio Silli ha partecipato oggi a Riyad alla Sedicesima Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite per la Lotta contro la Desertificazione (COP16), intervenendo al terzo Dialogo Ministeriale di Alto Livello “Impacts of Land Degradation and Drought on Forced Migration, Security and Prosperity”.
“L’Italia riconosce il ruolo fondamentale della gestione sostenibile del territorio ed è da anni impegnata nella realizzazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo volte ad affrontare le sfide globali legate al cambiamento climatico, in particolare nelle regioni più vulnerabili agli effetti della desertificazione”, ha commentato Silli.
L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) partecipa alla COP 16 di Riyad assieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) con tre side events che, da diverse prospettive, puntano ad analizzare soluzioni innovative e collaborazioni strategiche per affrontare sfide quali il degrado del suolo, la siccità e la desertificazione e promuovere la resilienza climatica e la gestione sostenibile delle risorse.
Nel primo evento, “Approcci Nexus e gestione dalla Fonte al Mare: Strumenti per rafforzare gli sforzi della Convenzione per una gestione sostenibile del territorio”, in programma il 3 dicembre alle ore 15.30, si analizzeranno strategie intersettoriali, quali il nesso acqua-energia-cibo-ecosistemi e l’approccio “dalla fonte al mare”, per arrestare il degrado del suolo e promuovere il ripristino delle terre. Nel panel si discuteranno esempi pratici di gestione sostenibile e cooperazione transfrontaliera per migliorare la resilienza climatica, prevenendo conflitti e ottimizzando l’uso delle risorse.
Il 10 dicembre, alle ore 18.00, si terrà poi il side event “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme: un proverbio che ispira la resilienza alla siccità in Africa”. Con il detto africano a fare da guida, il panel di esperti affronterà il tema dell’azione collettiva per rafforzare la resilienza ai disastri naturali. Saranno presentati i progressi dell’Africa Multi-Hazard Early Warning and Early Action System (AMHEWAS) e le opportunità offerte dal Piano Mattei per accelerare gli investimenti. L’obiettivo è favorire un dialogo orientato al futuro su temi centrali quali monitoraggio, allerta precoce e costruzione di capacità per affrontare siccità e inondazioni nel continente più vulnerabile agli eventi climatici estremi.
Il giorno 11 dicembre alle ore 15.30 l’evento “Trasformare le buone intenzioni in azioni e la degradazione in restaurazione. Evoluzione di 40 anni nella lotta contro la desertificazione in Niger: quali i prossimi passi?” esplorerà l’evoluzione della lotta contro la desertificazione nel Sahel, a partire dal Progetto Keita (Niger) degli Anni ’80, fino alle nuove strategie promosse dalla Cooperazione Italiana. Saranno analizzati i fattori tecnici, sociali, istituzionali e di genere che hanno influenzato l’efficacia delle iniziative per prevenire la perdita del suolo. Il dibattito coinvolgerà istituzioni governative, accademici e esperti internazionali, con l’obiettivo di rafforzare le azioni per invertire la desertificazione e trasformare le intenzioni in azioni concrete.