La Farnesina ha ospitato la firma della “Convenzione quadripartita per la valorizzazione del ruolo dell’Italia in materia di sostegno allo sviluppo degli ecosistemi digitali”, un accordo quadro tra Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Agenzia per l’Italia Digitale.
La cerimonia è stata aperta dai saluti del VM Edmondo Cirielli e dal Segretario Generale della Farnesina Riccardo Guariglia, che hanno delineato il quadro in cui il digitale si afferma come leva di sviluppo e di relazione paritaria con i Paesi partner.
L’accordo prevede una stretta collaborazione su progetti di interesse comune sul digitale per lo sviluppo, con particolare attenzione alle infrastrutture digitali pubbliche, alla formazione tecnico-scientifica e alla diffusione dell’Identità Digitale nei Paesi d’intervento della Cooperazione Italiana.
Tra le iniziative che saranno realizzate nel quadro della Convenzione, si segnala in particolare il potenziamento delle infrastrutture digitali in quattro Paesi africani pilota del Piano Mattei (Senegal, Ghana, Costa d’Avorio e Mozambico), attualmente in fase di progettazione insieme al Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).
I quattro attori protagonisti della convenzione, rappresentati dal Consigliere Angelo Borrelli, dal Direttore AICS Marco Riccardo Rusconi, dal Direttore Generale Mario Nobile e dal DG Stefano Gatti, hanno sottolineato come la definizione dell’accordo possa promuovere le competenze digitali dei giovani, l’imprenditorialità digitale e l’innovazione, con una particolare attenzione all’inclusione di donne, ragazze e persone con disabilità.
Nel suo intervento il Direttore AICS, Marco Riccardo Rusconi, ha sottolineato come “la trasformazione digitale sia un acceleratore riconosciuto e fondamentale nei percorsi disegnati dagli stessi Paesi partner verso lo sviluppo sostenibile. Telemedicina, istruzione, prevenzione dei disastri naturali, settore agroalimentare sono solo alcune delle aree in cui si può avere un impatto cruciale per il progresso del continente africano. La Cooperazione italiana ha già iniziato ad operare con iniziative su questo nuovo terreno ma siamo consapevoli che dobbiamo entrare in una nuova fase, soprattutto sulla spinta del Piano Mattei.”