In Etiopia, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), utilizza il rafforzamento della filiera della moringa per rispondere alla malnutrizione e rafforzare le opportunità economiche delle donne.
Grazie all’iniziativa “La filiera della moringa per lo sviluppo delle comunità rurali in SNNPR – Etiopia”, finanziata da Aics, questa pianta viene utilizzata per migliorare le condizioni di vita delle comunità locali. La moringa rappresenta un’ottima fonte di proteine e micronutrienti come il ferro e la vitamina A e ciò è di particolare rilevanza in un Paese come l’Etiopia dove la mancanza di proteine, ferro e di vitamina A è particolarmmente diffusa e causa di malnutrizione.
Il rafforzamento di tutta la filiera della moringa, dalla produzione alla commercializzazione, risulta strategico per rispondere non solo alla malnutrizione, ma anche alla mancanza di opportunità per le donne di accedere alle risorse e alle attività produttive. L’iniziativa della Cooperazione italiana, lanciata già nel 2018 e riproposta nel 2020 con una seconda fase, coinvolge principalmente donne e giovani. L’empowerment delle donne all’interno della catena di produzione, utilizzo e commercializzazione della moringa risulta determinante per consolidare il ruolo che le donne hanno in famiglia e nella comunità, incoraggia la produttività e la competitività sul mercato, e al contempo garantisce la salute e lo sviluppo sociale.
Finora, grazie al lavoro dell’Agenzia e dei partner – il Regional Bureau of Agriculture e il Southern Agricultural Research Institute, oltre che la Fao e Unido – sono state svolte numerose attività, a partire dai corsi di formazione sul mainstreaming di genere per tutto lo staff del progetto.
Per accrescere la produttività e la competitività sul mercato delle beneficiarie coinvolte, la Zeyse Talahe Moringa Processing Primary Cooperative – composta per il 90% da donne – ha siglato accordi con altre aziende che utilizzano la moringa come ingrediente principale dei loro prodotti. Le socie e i soci della cooperativa hanno inoltre ricevuto una formazione per l’acquisizione di competenze imprenditoriali e la produzione di diversi tipi di prodotti a base di moringa, oltre che su come mantenere le piante in salute, prevenire e curare eventuali malattie e garantire quindi alti livelli di produzione di foglie e semi di moringa organici. Fattore centrale di questa iniziativa è inoltre la qualità e la sicurezza degli alimenti, che sarà garantita sia nella fase di coltivazione che in quella di trasformazione.
Un altro gruppo di beneficiarie ha invece ricevuto la formazione e il materiale necessario per creare, direttamente nel giardino delle loro case delle piantagioni intensive di moringa, le cui foglie possono essere utilizzate sia per il consumo alimentare a livello domestico che per la commercializzazione. Le donne hanno così la possibilità di assumere un ruolo centrale all’interno dell’economia e del sostentamento della famiglia.
Per favorire la commercializzazione finale, l’iniziativa ha messo in atto infine dei corsi di formazione sulle competenze commerciali destinati a classi di giovani in cui è garantito un equilibrio di genere tra i partecipanti.