La cultura è un ambito importante di intervento della Cooperazione italiana. La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, rappresentano validi strumenti di sviluppo socioeconomico delle comunità locali, anche nell’ottica di un turismo sostenibile. Lo ha ricordato il direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), Luca Maestripieri, intervenuto in un panel dal titolo “Incontro Viaggio, cooperazione, diplomazia culturale”, all’interno del Festival della Letteratura di Viaggio che si è tenuto a Roma dal 29 settembre al 2 ottobre 2022.
All’evento hanno partecipato anche Paolo Sabbatini, della Direzione generale per la diplomazia pubblica e culturale del ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Azedine Beschaouch, epigrafista, archeologo e storico tunisino, responsabile del progetto di restauro di Angkor Wat, in collegamento, e l’esperta di cooperazione e autrice Paola Boncompagni.
Fino dalla sua apertura, l’Agenzia ha investito nel settore culturale erogando in totale 70 milioni di euro, ha ricordato Maestripieri durante la tavola rotonda, per poi passare a raccontare alcuni tra i progetti di tutela del patrimonio culturale che Aics ha finanziato in questi anni. In Libano, per esempio, sono state restaurate le pitture murali che ricoprono la Tomba di Tiro, presso il museo nazionale di Beirut e il Tempio di Giove, così come è restaurato e riqualificato l’antico di serraglio di Baalbek. In Egitto l’Agenzia ha finanziato la creazione di aree protette e l’istituzione di un museo dei Fossili, mentre in Vietnam ha contribuito a restaurare e valorizzare i monumenti del sito di My Son e in Myanmar ha sostenuto la candidatura della valle dei templi di Bagan a patrimonio Unesco. L’Aics è attiva anche nella tutela del sito di Petra e della città di Jerash, in Giordania, e ha in corso due importanti iniziative simili in Albania: la prima per il sito archeologico di Antigonea e l‘antico villaggio di Benje, la seconda per il nuovo parco archeologico di Bylis.
Più in generale Maestripieri ha evidenziato la forte presenza in tutto il mondo dell’Agenzia che dirige, con le sue 18 sedi estere. Il direttore ha poi parlato in particolare degli interventi dell’Aics nei paesi prioritari per la cooperazione. Interventi guidati, ha ribadito il direttore, dai 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite che fissano un traguardo difficile quanto ambizioso.