A quando il giorno in cui più nessuna persona sarà senza speranza? Si chiude così la poesia di Hawa Sissoko, giovane fotografa maliana che fa da corollario ad una serie di autoscatti da lei realizzati sul tema del matrimonio forzato.
L’ispirazione di questo suo progetto nasce dalla testimonianza di una donna rivoltasi al One Stop Centre di Bamako, un centro di supporto a vittime di violenza, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e gestito da UNFPA.
Oltre a lei, altri cinque studenti hanno utilizzato la fotografia d’autore per documentare temi complessi quali la condizione di rifugiati e sfollati, la protezione dell’infanzia e le violenze di genere, in contesti ad alto rischio in Mali.
Le foto, raccolte nella mostra intitolata: NYaMA. A côté de l’âme sono state esposte l’8 marzo presso l’Istituto italiano di cultura a Dakar nel corso di un evento promosso da AICS Dakar in partenariato con UNFPA.
La mostra rappresenta la restituzione finale di un’attività di formazione fotografica a cura di Michele Cattani e Nicolas Réméné volta allo sviluppo di progetti documentaristici che ha coinvolto un gruppo misto di sei giovani studenti in arti visive del Conservatoire des Arts et Multimédia Balla Fasséké Kouyaté e dell’Institut National des Arts (INA) di Bamako, Mali, e quattro operatori delle OSC COOPI e We World-GVC che lavorano in contesti di emergenza nelle regioni del centro del Paese in progetti finanziati da AICS.
Il percorso formativo, iniziato a ottobre 2024 per la durata di un mese, si è suddiviso in una parte teorica realizzata al centro Soleil d’Afrique di Bamako, punto di riferimento per la fotografia in Africa Occidentale e in una parte pratica volta alla realizzazione di reportage nelle regioni di Bamako e Mopti dove AICS sostiene iniziative di emergenza in risposta alla crisi umanitaria in corso nelle regioni del centro e del nord del paese.
I lavori realizzati sono il frutto di un confronto costruttivo e uno scambio di informazioni tra i formatori, gli studenti, gli operatori delle OSC e il personale di UNFPA impegnato nei One Stop Centre. Oltre alla mostra NYaMA. A côté de l’âme sono esposte le foto di Gaia Squarci, Red Dust and Women’s fights, su progetti di genere implementati da UNFPA e finanziati da AICS in Guinea, Gambia e Guinea Bissau.
Non solo fotografia, per l’8 marzo. Durante l’evento sono stati proiettati al contempo i video della campagna di comunicazione digitale: “Osare, cambiare” realizzata da AICS Dakar per i 16 giorni di attivismo contro le VBG, sul tema dell’empowerment economico di donne e ragazze.
Le protagoniste di questa campagna sono le promotrici di progetti di cooperazione che, con il loro lavoro e il loro impegno, contribuiscono a creare le basi per un mondo più giusto ed equo. Il loro vissuto è la storia di percorsi di autonomia e di reti che anche grazie al contributo della Cooperazione italiana e ai progetti realizzati assieme diventano rappresentativi per altre donne. Per il 2023 e 2024 le campagne digitali di AICS Dakar sulla lotta alle VBG hanno raggiunto una copertura di 3.527.566 persone (Facebook e IG) sensibilizzando un largo pubblico sui temi della violenza verbale, psicologica ed economica.
Scegliendo di mettersi di fronte all’obiettivo, Hawa Sissoko, ha cercato di reinterpretare il destino di una giovane donna maliana attraverso degli scatti artistici, forti, intimisti. Un punto di vista, il suo, che mette al centro il non lasciare indietro nessuno, come testimonia la frase della sua poesia, che è poi base fondante della Cooperazione allo sviluppo. Cambiare, assieme, si può.