Protezione della biodiversità e promozione dell’eco-turismo in Gilgit-Baltistan

Durante i 4 giorni di missione il Ministro del Turismo della Provincia e i rappresentanti del Dipartimento della Protezione di foreste, parchi e ambiente hanno accompagnato la delegazione AICS Islamabad ed offerto continui riscontri circa il lavoro svolto, dimostrando quanto l’appropriazione delle iniziative da parte dei partner istituzionali e delle comunità beneficiarie, di concerto con la qualità di esecuzione da parte delle organizzazioni partner costituiscano due principi imprescindibili dell’intervento italiano.

Data:

12 Giugno 2024

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Si conclude con soddisfazione la missione di monitoraggio realizzata da una delegazione di AICS Islamabad nella Provincia del Gilgit-Baltistan. Sono state incontrate le comunità dei villaggi di Minapin, Ghulkin e Khunjerab, beneficiarie del progetto “Valutazione globale dello stato della natura e dell’azione di salvaguardia della biodiversità nel Nord del Pakistan” realizzato da IUCN (International Union for Conservation of Nature) e inaugurati alcuni siti riqualificati per la protezione della biodiversità e la promozione dell’eco-turismo.

Quella con IUCN è una partnership importante per AICS Islamabadil progetto rappresenta una sintesi dei 3 principi della Teoria del Cambiamento che orientano la strategia AICS nel Paese: adattamento ai rischi connessi al cambiamento climatico, protezione del patrimonio culturale e naturale, supporto al miglioramento dei mezzi di sussistenza delle comunità in aree remote. Ma il lavoro su questi temi con IUCN non sarebbe possibile senza il contributo delle Autorità Provinciali preposte alla tutela della biodiversità e alla promozione dell’offerta turistica. Durante i 4 giorni di missione il Ministro del Turismo della Provincia e rappresentanti del Dipartimento della Protezione di foreste, parchi e ambiente hanno accompagnato la delegazione ed offerto continui riscontri circa il lavoro svolto, dimostrando quanto l’appropriazione delle iniziative da parte dei partner istituzionali e delle comunità beneficiarie (ownership), di concerto con la qualità di esecuzione da parte delle organizzazioni partner (accountability) costituiscano due principi imprescindibili dell’intervento italiano.

La prima comunità visitata è stata quella di Minapin, nel distretto di Nagar, circa 3000 abitanti di un villaggio che offre straordinarie visuali del monte Rakaposhi (7.788 metri) e che sta tentando di promuovere le proprie bellezze migliorando la ricezione, la produzione tradizionale agroalimentare e tessile, i percorsi per il trekking e le attività turistiche. Con una cerimonia sono stati inaugurati il restauro di una casa antica che fungerà da guesthouse, un visitor centre situato all’ingresso del villaggio, 4 mulini ad acqua tradizionali, 3 diversi siti per l’arrampicata su parete, oltre alla costituzione di associazioni per promuovere la produzione locale e il turismo. Guidato dal Presidente del partner locale CWF – Community Welfare Foundation, lo staff di AICS Islamabad ha avuto modo di verificare il lavoro svolto e parlare con i membri della comunità di Minapin. Sono emerse storie di resilienza e identità culturale, consapevolezza della propria storia e del futuro, di quanto ancora si possa fare per rendere il territorio accessibile per un turismo responsabile.

Seconda comunità visitata è stata quella di Ghulkin, un villaggio nel distretto di Hunza abitato da 1,250 persone, incastonato tra le montagne del Karakorucircondato da attrazioni turistiche come il lago Borit e il ghiacciaio Passu. Grazie al lavoro svolto dalla Ghulkin Local Agency for Development (GLAD), il progetto ha finanziato la ristrutturazione di una casa antica di quasi 1000 anni che servirà come guesthouse oltre che per promuovere la cucina e i prodotti locali, anche qui un information center e corsi di formazione per guide turistiche e donne che realizzano prodotti locali, artigianato e agroalimentare. La comunità di Ghulkin si è mostrata particolarmente predisposta all’accoglienza, con tratti culturali di spiccata ospitalità, consapevole dell’importanza della promozione turistica sostenibile per la crescita dell’economia locale e il futuro del villaggio.

Dopo Ghulkin, verso il confine con la Cina, è stata incontrata la comunità di Khunjerab, dove il progetto è intervenuto sul fronte della protezione della straordinaria biodiversità della zona. L’inaugurazione ha riguardato uno dei 4 “corridoi per la biodiversità” sul fiume omonimo, che serviranno a facilitare il passaggio di animali e persone e il cui posizionamento è stato stabilito insieme alle autorità governative. La Khunjerab Villagers Organization (KVO) ha guidato la delegazione italiana fino all’ingresso dell’omonimo parco dove si è riunita l’intera comunità, con una numerosa presenza femminile. Il contributo del partner locale non è consistito solo nella realizzazione delle attività ma anche in una partecipazione economica, segnale importante del peso che la comunità riconosce alla protezione della biodiversità come motore dell’equilibrio socio-ambientale del territorio e risorsa per la promozione turistica.

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Ultimo aggiornamento: 12/06/2024, 12:47