Visita al Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia di Trieste

L’incontro è stata l’opportunità di approfondire lo stato di avanzamento del progetto “BIOTECHNET – Enhancing biotechnology know-how in the Horn of Africa”, iniziativa, finanziata da AICS, che si inquadra nel supporto all'istruzione terziaria di Etiopia e Gibuti

Data:

23 Maggio 2024

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Il Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Marco Riccardo Rusconi, ha fatto visita alla sede di Trieste del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia – ICGEB, l’organizzazione del Sistema delle Nazioni Unite e centro di eccellenza per la ricerca e la formazione, in occasione del 30esimo appuntamento del Board of Governors.

L’incontro, a cui hanno preso parte il Direttore Generale ICGEB, Lawrence Banks, e Alessandro Garbellini, responsabile dell’Ufficio per la Cooperazione scientifica multilaterale e proprietà intellettuale – Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese del MAECI, oltre che membro del board ICGEB, è stata l’opportunità di approfondire lo stato di avanzamento del progetto “BIOTECHNET – Enhancing biotechnology know-how in the Horn of Africa”.

L’iniziativa, finanziata da AICS, si inquadra nel supporto all’istruzione terziaria di Etiopia e Gibuti e permetterà ai ricercatori dei due paesi di beneficiare di una via privilegiata di partecipazione ai programmi di formazione, ricerca e finanziamento dell’ICGEB. Da novembre 2021, BIOTECHNET ha assegnato 9 borse di studio per corsi di dottorato triennali e 12 borse di studio a breve termine per la formazione e la ricerca presso i laboratori ICGEB di Trieste Delhi e Città del Capo. Sono state organizzate diverse attività di capacity building che hanno coinvolto circa 300 partecipanti, con 2 workshop sulla bioinformatica e la biostatistica e una serie di seminari online relativi alle competenze complementari e alle soft skills per studenti e ricercatori locali. Grazie alle sovvenzioni di viaggio, 5 ricercatori hanno partecipato a conferenze internazionali a cui altrimenti non avrebbero avuto accesso e che rappresentano importanti opportunità di apprendimento, scambio scientifico e networking.

“Questo progetto sostenuto dalla Cooperazione Italiana ha la caratteristica fondamentale di un impatto a lungo termine nei Paesi coinvolti in termini di potenziamento delle capacità di ricerca nelle aree biotecnologiche, soprattutto per il ritorno positivo che si ottiene a livello locale e regionale,” sono le parole del Direttore Rusconi. “Dobbiamo però incoraggiare la partecipazione femminile con misure specifiche che incidano concretamente sul divario di genere in questo settore.”

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Ultimo aggiornamento: 23/05/2024, 12:50