WAFA: uno spazio di solidarietà e autonomia per le donne rurali

Sostenuta dal progetto SUMUD, cofinanziato dall’AICS e realizzato da Oxfam in collaborazione con AVSI, la Regione Toscana, Shanti e APAD, questa iniziativa è frutto della determinazione della sua presidente, la signora Zohra Kabada.

Data:

14 Marzo 2025

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Nel villaggio di Menzel Hached, nel governatorato di Mahdia, l’Associazione WAFA per la solidarietà sociale, fondata nel luglio 2018, è diventata un vero e proprio punto di riferimento per molte donne e bambini. Sostenuta dal progetto SUMUD, cofinanziato dall’AICS e realizzato da Oxfam in collaborazione con AVSI, la Regione Toscana, Shanti e APAD, questa iniziativa è frutto della determinazione della sua presidente, la signora Zohra Kabada. 

L’associazione è nata grazie all’impegno di Zohra Kabada, una donna tenace che descrive WAFA come “sua figlia”. “Sono divorziata, non ho figli, WAFA è mia figlia. Investo tutto ciò che ho per aiutare le donne della mia comunità a diventare indipendenti, ma non è facile”, confida. 

WAFA è diventato un luogo in cui le donne non solo si incontrano, ma imparano e si sostengono a vicenda. Grazie a corsi di formazione professionale e di alfabetizzazione, le partecipanti acquisiscono competenze per costruire un futuro migliore. 

Tuttavia, i primi tempi non sono stati semplici. “Mio fratello diceva che era una perdita di tempo e di denaro”, ricorda Zohra. Ma ha continuato per la sua strada. “All’inizio, i mariti non volevano che le loro mogli partecipassero. Ma quando hanno visto il valore di una donna che lavora, hanno iniziato ad accompagnarle in auto”. 

WAFA è molto più di un centro di formazione. È uno spazio in cui le donne si confidano, condividono esperienze e si danno forza a vicenda. 

L’associazione ha recentemente avviato un Gruppo di Sviluppo Agricolo (GDA) per promuovere i diritti delle lavoratrici agricole e rafforzarne l’autonomia economica. WAFA supporta anche la vendita dei prodotti artigianali realizzati dalle donne, sebbene la logistica rimanga una sfida importante. 

Il sogno di Zohra è chiaro: “Creare un asilo nido per i figli delle donne della zona, in modo che possano dedicarsi di più alla formazione e al lavoro”.  Indossando con orgoglio un foulard, che descrive come “la bandiera delle donne rurali”, Zohra incarna la resilienza e la determinazione. “Voglio dimostrare a queste donne che non sono sole e che possono superare i limiti imposti dalla società”. 

Grazie al sostegno del progetto SUMUD, WAFA ha potuto rafforzare il proprio impatto nella comunità, diventando un pilastro di solidarietà locale. Nonostante le resistenze iniziali e le sfide logistiche, l’associazione continua a dimostrare che uno spazio di condivisione può trasformare vite, anche nei contesti più patriarcali. 

 
Articolo scritto da: Sarah Corti, Communication Officer, AICS Tunisi

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Ultimo aggiornamento: 13/03/2025, 10:13