In linea con i pilastri dell’Agenda 2030, l’apporto dell’Ufficio VI dell’AICS si concentra principalmente sul Pilastro Persone, contribuendo al secondo Obiettivo di Sviluppo Sostenibile Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile. L’intersettorialità dei temi trattati coinvolge anche altri obiettivi dell’Agenda 2030 riferiti ai Pilastri Pianeta, per quanto riguarda le energie rinnovabili e la sostenibilità degli ecosistemi e il Pilastro Prosperità, per la crescita economica inclusiva e l’occupazione.
Dall’ultimo Rapporto delle Nazioni Unite su Fame e Nutrizione si rileva che la fame nel mondo, in particolare la denutrizione, è ancora molto al di sopra dei livelli pre-pandemia da COVID-19, determinata dall’aggravarsi delle crisi climatiche, dalle guerre e dai conflitti in corso. In Africa, la denutrizione è ulteriormente salita, principalmente in Nord Africa e in Africa Australe. In tale scenario, l’azione di AICS mira a promuovere sistemi di produzione alimentare resilienti, sostenibili e di qualità, migliorare la nutrizione e i redditi dei piccoli agricoltori, in particolare sostenendo l’accesso e il ruolo delle donne e dei giovani in agricoltura.
Sulla base di una consolidata esperienza nel settore agricolo e della sicurezza alimentare, le aree tematiche caratterizzanti le iniziative finanziate da AICS sono:
- l’agricoltura sostenibile con riferimento ai principi dell’agroecologia, dell’economia circolare, alla diffusione di pratiche agricole resilienti ai cambiamenti climatici, alla salvaguardia della biodiversità, alla gestione sostenibile delle risorse naturali, suolo e acqua in particolare;
- la sicurezza alimentare, la trasformazione dei sistemi alimentari, l’introduzione di tecnologie e protocolli per il miglioramento della produzione e della qualità del cibo, per la trasformazione e conservazione sostenibile delle derrate alimentari e per la riduzione dello spreco alimentare, per il potenziamento delle connessioni con i mercati;
- le politiche alimentari urbane, quali il supporto alla formulazione di politiche e strategie alimentari delle città in termini di piani di auto-approvvigionamento alimentare, piani di agricoltura urbana, programmi di refezione scolastica;
- la formazione tecnico-scientifica, trasversale alle iniziative, che coinvolge eccellenze italiane, Organizzazioni della Società Civile (OSC) e altri soggetti in grado di creare sinergie per favorire l’accrescimento delle competenze e rafforzare i processi di governance.
L’Ufficio VI, insieme alle Sedi estere di AICS, favorisce la collaborazione tra attori locali, italiani e internazionali in un’ottica di replicabilità e sostenibilità dei risultati. Nello specifico, nel sostenere le filiere di valore sono promossi partenariati tra soggetti istituzionali, enti di ricerca e università, OSC, organizzazioni di produttori e di filiera, micro, piccole e medie imprese locali (MPMI), dando rilevanza all’espansione dell’agroalimentare e dell’industria di trasformazione agricola e all’uso razionale e sostenibile delle risorse naturali, idriche e non convenzionali.
Le iniziative si focalizzano in particolare nei Paesi Partner, prioritari per la Cooperazione Italiana, maggiormente vulnerabili, dipendenti da economie prevalentemente agricolo-pastorali e della piccola pesca, gestite con basso grado di innovazione tecnologica a livello familiare e di piccoli agricoltori. Le iniziative sono in via prioritaria volte a promuovere una produzione alimentare diversificata ed ecologicamente sostenibile, con particolare attenzione alle colture con più alto valore nutritivo e/o maggiore resilienza ai cambiamenti climatici – a garantire la continuità delle filiere alimentari, di approvvigionamento e distribuzione e ad assicurare i fattori di produzione ai piccoli agricoltori, allevatori e pescatori.
Il ruolo delle donne è valorizzato in tutte le dimensioni della sicurezza alimentare e dello sviluppo in agricoltura – disponibilità di cibo, proprietà della terra, utilizzo sostenibile e accesso equo alle risorse e la loro stabilità nel tempo, sia nei contesti rurali che in quelli urbani, dando rilevanza all’approccio di genere adottato dalla Cooperazione italiana.
In settori strategici quali l’agroalimentare e l’agroindustria, l’intervento del settore privato si inserisce nel quadro di una strategia volta a favorire la crescita sostenibile nei Paesi Partner attraverso l’utilizzo di strumenti finanziari innovativi, il trasferimento di know-how, la promozione di tecnologia e la digitalizzazione, ricerca operativa e innovazione.